Dalle parole all’azione, scrivere una Call to Action efficace

Call to Action efficace - dalle parole all’azione

Scrivere una Call to Action efficace

Nel mondo del copywriting e del digital marketing, la Call to Action è uno degli strumenti più potenti a disposizione di chi comunica online. Una frase breve ma strategica, capace di trasformare un semplice lettore in un utente attivo: che si tratti di cliccare un pulsante, iscriversi a una newsletter, scaricare una risorsa gratuita o completare un acquisto.

Scrivere una Call to Action efficace non significa solo invitare all’azione, ma saper usare le parole giuste per guidare il lettore, creare urgenza o desiderio, e rendere chiaro il valore che otterrà compiendo quel passo. Per questo motivo, la CTA è considerata un elemento centrale in ogni landing page, email o annuncio pubblicitario di successo.

In questo articolo vedremo come strutturare una Call to Action davvero persuasiva, quali errori evitare e quali tecniche di copywriting possono aumentare i tassi di conversione.

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Che cos’è una Call to Action

La Call to Action (CTA) è letteralmente una “chiamata all’azione”, ovvero un microcopy che guida l’utente a compiere un’azione specifica, che sia cliccare un pulsante, compilare un modulo, iscriversi a una newsletter o iniziare una chat. Si tratta di un elemento fondamentale per qualsiasi sito web o app perché permette di:
 
  • trasformare l’interesse dell’utente in azioni concrete;
  • guidare l’esperienza dell’utente, permettendo di orientarsi nell’interfaccia digitale, facilitandone la navigazione tra pagine e sezioni;
  • rendere le scelte chiare e precise;
  • creare un punto di contatto tra l’utente e il prodotto/servizio;
  • garantire un’interazione fluida e immediata;
  • raggiungere obiettivi specifici ed influenzare i risultati di marketing.
Partendo da questo presupposto è evidente quanto sia importante scrivere CTA efficaci di modo da:
 
  • essere chiari e incisivi, evitando confusione o vaghezza;
  • descrivere cosa accade dopo il click;
  • spiegare cosa l’utente ottiene svolgendo l’azione;
  • rispettare i tempi della decisione, senza mettere fretta;
  • rispettare le emozioni dell’utente, evitando toni aggressivi o sensi di colpa;
  • utilizzare poche parole semplici e comprensibili ed evitare complicazioni lessicali, soprattutto sui dispositivi mobili.
Come è quindi evidente,  una Call To Action ben progettata guida l’utente passo dopo passo nell’interazione digitale. Al contrario, una CTA troppo generica come “Clicca qui” non fornisce alcun valore in più e, anzi, rischia di ridurre le conversioni.
 

Tipologie differenti

Come abbiamo visto finora, una Call To Action chiara, comprensibile e coerente con il pubblico target non solo guida l’utente, ma crea fiducia ed aumenta le probabilità di conversione.
Ad oggi, ne esistono principalmente due tipologie:

  • narrative (CX): sono orientate alla conversione e hanno l’obiettivo di motivare e convincere l’utente a compiere un’azione che generi un risultato tangibile. Per farlo, utilizzano uno stile promozionale in grado di raccontare i vantaggi del prodotto/servizio per l’utente, motivare o raccontare un’esperienza. Ad esempio, pulsanti come “Inizia le prime due settimane gratis” o “Fai crescere la tua attività”;
  • user-centered ( UX): sono progettate per rendere l’esperienza dell’utente fluida e piacevole in quanto ne facilitano la navigazione, rendono l’azione semplice e immediata, senza necessariamente evidenziare un vantaggio promozionale. Non hanno l’obiettivo principale di generare conversioni, ma di guidare l’utente attraverso l’interfaccia in modo semplice e coerente. Ad esempio, pulsanti come “Scopri di più” o “Crea un account”.

Di certo, la scelta tra le due tipologie differenti di CTA dipende dall’utilizzo in dispositivi differenti e per testi diversi, ai quali devono essere adattate.
Inoltre, a livello generale, pulsanti e microcopy devono sempre essere leggibili ed immediatamente comprensibili sia su desktop sia su mobile. Anche piccoli cambiamenti di testo possono infatti aumentare significativamente il tasso di conversione.

Call to Action: come deve essere il design visivo 

Oltre al copy, un altro aspetto di una Call to Action che influisce profondamente sul comportamento degli utenti è il suo aspetto visivo.
In questo senso, infatti, l’equilibrio tra contenuto e forma è la chiave per ottenere risultati concreti. Altrimenti, una CTA ben scritta, ma visivamente poco evidente, rischia di non generare conversioni e allo stesso modo, un pulsante attraente senza un microcopy chiaro non guiderà efficacemente l’utente.
 
Per creare un design accattivante è dunque necessario curare:
 
  • dimensioni: i pulsanti grandi sono più facilmente individuabili e cliccabili, mentre quelli troppo piccoli possono passare inosservati o rendere difficile l’interazione, soprattutto su dispositivi mobili;
  • contrasto e leggibilità: il testo della CTA deve distinguersi chiaramente dallo sfondo. In quest’ottica, conviene utilizzare contrasti forti, in grado di migliorare la leggibilità e aiutano a guidare l’occhio dell’utente verso l’azione;
  • posizionamento: pulsanti posti vicino a contenuti rilevanti tendono a generare più clic, mentre le CTA nascoste o lontane dalle notizie principale rischiano di venire ignorate;
  • icone e simboli: permette di rafforzare il messaggio e rendere l’azione  immediatamente comprensibile. Ad esempio, l’icona di carrello accanto a “Aggiungi al carrello” o una freccia che indichi il passaggio successivo da compiere contribuiscono a orientare l’utente. 
 

Strategie psicologiche 

Oltre agli aspetti che abbiamo precedentemente analizzato, occorre precisare un’ultimo aspetto fondamentale da inserire nella strategia. Le Call To Action, infatti, funzionano quando sfruttano principi psicologici che motivano l’utente a compiere un’azione. 
 
Tra i più efficaci è di certo necessario menzionare le rewards (ricompense) di tre tipi:
 
  • caccia: stimola l’aspettativa di un vantaggio concreto, come sconti o accesso limitato a prodotti. Ad esempio: “Acquista le ultime due copie di X” con sconto a tempo in scadenza;
  • tribù: soddisfa il bisogno di approvazione sociale e appartenenza. Ad esempio: “Cinque tuoi amici hanno già acquistato X”;
  • Io: fa leva sull’auto-miglioramento di capacità o sulla crescita personale  e professionale. Ed esempio: “Migliora le tue competenze di design con il metodo X”.
 
Un’ulteriore strategia che si può adottare è l’utilizzo di sostantivi invece che dei verbi. Studi sulla registrazione degli elettori nelle ultime elezioni americane hanno dimostrato che la frase “Voglio essere un elettore attivo” ha portato all’11% in più di partecipanti rispetto a “Voglio votare”.
 
Infine, occorre precisare che monitorare ed ottimizzare le CTA garantisce che rimangano sempre efficaci, offrendo agli utenti chiarezza, valore e una motivazione concreta a compiere l’azione desiderata.

Esempi pratici di Call to Action vincenti

Scrivere una Call to Action non significa soltanto invitare all’azione, ma scegliere le parole capaci di spingere l’utente a compiere quel passo senza esitazioni. Ecco alcuni esempi concreti, suddivisi per canale, che mostrano come adattare le CTA al contesto giusto.

1. E-mail marketing

Nelle email la CTA deve essere chiara, diretta e ben visibile, perché l’utente spesso legge di fretta.

  • Scarica subito la tua guida gratuita” → crea valore immediato.
  • Risparmia il 20% oggi stesso” → leva dell’urgenza e del vantaggio economico.
  • Iscriviti al webinar: i posti sono limitati” → unisce esclusività e scarsità.
  • Riprendi da dove hai lasciato” → perfetta per email di carrelli abbandonati o corsi online.

2. E-commerce

Qui la CTA deve ridurre le esitazioni e accompagnare il cliente verso l’acquisto.

  • Aggiungi al carrello e approfitta dello sconto” → lega l’azione al beneficio.
  • Ordina ora, consegna in 24h” → punta sulla rapidità.
  • Scopri le recensioni e compra in sicurezza” → leva della riprova sociale.
  • Blocca il prezzo speciale” → utile in promozioni a tempo limitato.

3. Social media

Nei social la CTA deve essere breve e scritta in relazione al “tono” del canale.

  • Instagram / TikTok: “Swipe up e guarda come funziona” → sfrutta la curiosità.
  • Facebook: “Partecipa alla community → clicca qui” → leva del senso di appartenenza.
  • LinkedIn: “Scarica il whitepaper e migliora le tue competenze” → tono professionale.
  • YouTube: “Iscriviti al canale e attiva la campanella 🔔” → call semplice ma efficace per aumentare follower.
 
Come abbiamo analizzato insieme, scrivere una Call To Action efficace richiede progettazione, attenzione al pubblico, buon linguaggio, ottimizzazione del design e conoscenza dei principi psicologici. 
 
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