Gli elementi principali di Markdown da usare nei prompt per AI

Markdown - gli elementi principali da usare nei prompt AI

Gli elementi principali di Markdown per prompt AI chiari

Nel campo in rapida evoluzione dell’Intelligenza Artificiale Generativa, la chiarezza dei prompt è diventata un fattore determinante per ottenere risposte precise, strutturate e pertinenti.
Sempre più spesso, chi lavora con le AI — da sviluppatori a copywriter, da formatori a marketer — viene incoraggiato a utilizzare Markdown: un linguaggio di formattazione semplice e intuitivo, perfetto per organizzare le richieste in modo ordinato e leggibile.

Ma cos’è esattamente il Markdown, perché è così efficace nel dialogo con i modelli di intelligenza artificiale e come può essere sfruttato al meglio all’interno dei prompt?

In questo articolo scoprirai gli elementi principali del Markdown, i vantaggi che offre quando interagisci con chatbot e strumenti AI, e una guida pratica per utilizzarlo subito nei tuoi messaggi, anche se sei alle prime armi.

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Che cos’è Markdown

Markdown, inventato nel 2004 da John Gruber, è un linguaggio di markup leggero, un sistema di formattazione del testo semplificato che utilizza semplici simboli senza avere la necessità di menu nè pulsanti. 
 
Attraverso esso è possibile creare file di testo dal più semplice al più complesso, dotati di un layout grafico strutturato che include titoli, sottotitoli, elenchi, link, immagini, citazioni, ecc… .
 
In particolare, permette di:
 
  • formattare il testo per creare documenti esteticamente gradevoli a partire da un semplice file di testo;
  • creare strutture di formattazione complesse partendo da semplici caratteri come asterischi, trattini e parentesi;
  • essere convertito in HTML o altri formati a seconda delle esigenze.
 
A livello pratico, per utilizzare Markdown è sufficiente inserire un paio di caratteri speciali attorno al testo per indicare la formattazione. Ad esempio, usare # all’inizio di una riga lo rende un titolo. 
 
Ad oggi, è un linguaggio estremamente utilizzato sul Web per creare documentazione per software, scrivere messaggi nei forum di discussione, redigere blog e siti web, creare note avanzate e così via. Esso è anche facilmente estendibile con funzionalità aggiuntive quali grafici e diagrammi.
 
Come è dunque evidente, si tratta di uno strumento che rende la creazione di contenuti web un processo molto più semplice ed efficiente.
 

Elementi principali

Gli elementi di Markdown fondamentali sono:
 
  • testo in grassetto e corsivo: i primi necessari per mettere in risalto parole o frasi chiave e evidenziare parti fondamentali della richiesta verso l’AI, si ottengono racchiudendo il testo tra due asterischi. I secondi, utili a indicare termini particolari o indicare un tono o una parola speciale, vengono creati mettendo un asterisco singolo prima e dopo la parola,
  • titoli ed intestazioni: molto importanti per suddividere e segmentare le istruzioni, nel caso ci siano più punti e diverse. Si creano mettendo il simbolo # all’inizio di una riga, seguito da uno spazio e dal titolo,
  • elenchi puntati e numerati: le liste sono un alleato prezioso per ottenere dei prompt chiari. Per crearle è sufficiente indicare ogni elemento con un trattino – o un asterisco * seguito da uno spazio un numero (1/2). Il loro utilizzo è molto consigliato soprattutto in caso di diverse richieste o specifiche. Infatti, se vengono scritte in un lungo paragrafo il rischio è dimenticarne qualcuna mentre invece un elenco crea un effetto di maggior ordine e distinzione,
  • tabelle: permettono di presentare informazioni in modo ordinato attraverso l’utilizzo di righe e colonne. 
 
In definitiva, un prompt con sezioni ben definite, elenchi e testo enfatizzato è più chiaro e facile da comprendere.
 

Best practices

Molti modelli di AI generativa sono stati addestrati su enormi quantità di testo dal web e sono in grado di riconoscere e produrre formattazioni Markdown molto bene.
In questo senso, Markdown svolge la funzione di una mappa per mostrare come si desidera avere strutturato il risultato finale.
 
Per sfruttare al meglio questo strumento nei prompt e rendere le richieste più comprensibili è necessario seguire alcune best practices. In particolare:
 
  • essere specifici nelle richieste di formato: i modelli di AI generativa assecondano le richieste solo se le capisce chiaramente;
  • chiarire, correggere e sperimentare: la risposta dei modelli di AI generativa cambia al variare del prompt. In quest’ottica, può essere utile provare a titoli riorganizzare l’ordine delle informazioni per avere una risposta migliore;
  • pianificare la struttura prima di scrivere: pensare a cosa si vuole ottenere e come suddividerlo. Se sono presenti più richieste, ad esempio, si consiglia di elencarle;
  • fare attenzione ai caratteri speciali presenti nei prompt: a volte, infatti, accade che vengano utilizzati molti simboli consecutivi o combinazioni insolite mal interpretabili dall’AI;
  • utilizzare Markdown in modo coerente senza esagerare: evidenziare unicamente le parole chiave o sezioni importanti senza eccedere nel formattare ogni parola è fondamentale per non creare confusione.
 

Markdown e i modelli di AI generativa

Ad oggi molti chatbot e tool di AI generativa sono addestrati a riconoscere gli schemi di Markdown e possono seguire istruzioni di formattazione.
 
Tra questi:
 
  • ChatGPT: per ora il più valido, grazie anche alla sua interfaccia che rende subito il risultato. In un’unica chat, è infatti possibile passare da testo normale a chiedere codice, tabelle, titoli, e la formattazione verrà fatta direttamente dal tool di conseguenza. Infatti, anche se ChatGPT vede sia testo puro sia coglie in parte l’intento e le varie parti di ogni richiesta;
  • Bing Chat Microsoft: utilizza una versione di GPT-4 ed è in grado di  restituire risposte in Markdown ben formattate, complete di elenchi e tabelle se richiesto;
  • Google Bard, l’assistente AI di Google, ha la capacità di presentare elenchi e testo strutturato, anche se non supporta tutti gli elementi avanzati;
  • Claude di Anthropic: modello open-source in grado di comprendere istruzioni strutturate.
 
Ad ogni modo, Markdown risulta essere un alleato prezioso per chiunque voglia comunicare in modo più efficace con le AI generative. Come abbiamo visto insieme, per utilizzarlo non è necessario avere competenze da esperto ma sono sufficienti pochi simboli in grado di strutturare meglio i prompt e di conseguenza ottenere risposte più chiare, ordinate e semplici da usare.
 
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