Gli elementi principali di Markdown per prompt AI chiari
Nel campo in rapida evoluzione dell’Intelligenza Artificiale Generativa, la chiarezza dei prompt è diventata un fattore determinante per ottenere risposte precise, strutturate e pertinenti.
Sempre più spesso, chi lavora con le AI — da sviluppatori a copywriter, da formatori a marketer — viene incoraggiato a utilizzare Markdown: un linguaggio di formattazione semplice e intuitivo, perfetto per organizzare le richieste in modo ordinato e leggibile.
Ma cos’è esattamente il Markdown, perché è così efficace nel dialogo con i modelli di intelligenza artificiale e come può essere sfruttato al meglio all’interno dei prompt?
In questo articolo scoprirai gli elementi principali del Markdown, i vantaggi che offre quando interagisci con chatbot e strumenti AI, e una guida pratica per utilizzarlo subito nei tuoi messaggi, anche se sei alle prime armi.
Che cos’è Markdown
- formattare il testo per creare documenti esteticamente gradevoli a partire da un semplice file di testo;
- creare strutture di formattazione complesse partendo da semplici caratteri come asterischi, trattini e parentesi;
- essere convertito in HTML o altri formati a seconda delle esigenze.
Elementi principali
- testo in grassetto e corsivo: i primi necessari per mettere in risalto parole o frasi chiave e evidenziare parti fondamentali della richiesta verso l’AI, si ottengono racchiudendo il testo tra due asterischi. I secondi, utili a indicare termini particolari o indicare un tono o una parola speciale, vengono creati mettendo un asterisco singolo prima e dopo la parola,
- titoli ed intestazioni: molto importanti per suddividere e segmentare le istruzioni, nel caso ci siano più punti e diverse. Si creano mettendo il simbolo # all’inizio di una riga, seguito da uno spazio e dal titolo,
- elenchi puntati e numerati: le liste sono un alleato prezioso per ottenere dei prompt chiari. Per crearle è sufficiente indicare ogni elemento con un trattino – o un asterisco * seguito da uno spazio un numero (1/2). Il loro utilizzo è molto consigliato soprattutto in caso di diverse richieste o specifiche. Infatti, se vengono scritte in un lungo paragrafo il rischio è dimenticarne qualcuna mentre invece un elenco crea un effetto di maggior ordine e distinzione,
- tabelle: permettono di presentare informazioni in modo ordinato attraverso l’utilizzo di righe e colonne.
Best practices
In questo senso, Markdown svolge la funzione di una mappa per mostrare come si desidera avere strutturato il risultato finale.
- essere specifici nelle richieste di formato: i modelli di AI generativa assecondano le richieste solo se le capisce chiaramente;
- chiarire, correggere e sperimentare: la risposta dei modelli di AI generativa cambia al variare del prompt. In quest’ottica, può essere utile provare a titoli riorganizzare l’ordine delle informazioni per avere una risposta migliore;
- pianificare la struttura prima di scrivere: pensare a cosa si vuole ottenere e come suddividerlo. Se sono presenti più richieste, ad esempio, si consiglia di elencarle;
- fare attenzione ai caratteri speciali presenti nei prompt: a volte, infatti, accade che vengano utilizzati molti simboli consecutivi o combinazioni insolite mal interpretabili dall’AI;
- utilizzare Markdown in modo coerente senza esagerare: evidenziare unicamente le parole chiave o sezioni importanti senza eccedere nel formattare ogni parola è fondamentale per non creare confusione.
Markdown e i modelli di AI generativa
- ChatGPT: per ora il più valido, grazie anche alla sua interfaccia che rende subito il risultato. In un’unica chat, è infatti possibile passare da testo normale a chiedere codice, tabelle, titoli, e la formattazione verrà fatta direttamente dal tool di conseguenza. Infatti, anche se ChatGPT vede sia testo puro sia coglie in parte l’intento e le varie parti di ogni richiesta;
- Bing Chat Microsoft: utilizza una versione di GPT-4 ed è in grado di restituire risposte in Markdown ben formattate, complete di elenchi e tabelle se richiesto;
- Google Bard, l’assistente AI di Google, ha la capacità di presentare elenchi e testo strutturato, anche se non supporta tutti gli elementi avanzati;
- Claude di Anthropic: modello open-source in grado di comprendere istruzioni strutturate.