X/Twitter: l’utilizzo su base annua è calato del 71%

X Twitter - diminuisce uso su base annua

X (Twitter) e la fuga di inserzionisti

Ad oggi, la nota piattaforma X/Twitter di Elon Musk ha subito un drastico calo di valore. Questo secondo una recente valutazione di Fidelity Investments, la statunitense multinazionale di servizi finanziari.

Scopriamo insieme le motivazioni dietro la notizia e indaghiamo al meglio sull’accaduto.

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Cosa restituiscono i dati di Fidelity Investiment

Il 2024 è iniziato in modo preoccupante per il magnate Elon Musk. Le brutte notizie riguardano X/Twitter che, purtroppo, continua a perdere valore.

La piattaforma di social media ha infatti perso ben il 71% del suo valore a causa della fuga di inserzionisti. I dati, rilevati dalla multinazionale di servizi finanziari Fidelity Investiment, sono a dir poco allarmanti.

Nello specifico, Fidelity, aveva partecipato al finanziamento dell’acquisto di X con oltre 300 milioni di dollari. Il valore che la società ha ad oggi ammonta al 71,5% in meno rispetto al prezzo pagato da Musk durante l’acquisizione. Cioè non 44 miliardi di dollari ma 12-13. La valutazione di Fidelity non si riferisce non a tutta l’azienda ma prettamente alla quota azionaria dentro all’azienda di Musk. 

Si tratta di un ulteriore taglio del 10,7% rispetto ad una precedente valutazione svoltasi nel 2022. Quell’anno, infatti, era stato estremamente complicato per la piattaforma per via di un cambiamento della politica sulla moderazione dei contenuti.  La libertà di parola ottenuta, però, fu di breve durata in quanto, a seguito ad ampie proteste, divenne necessario fare marcia indietro.

Oltre a Fidelity, anche altre fonti, compreso lo stesso Musk, hanno confermato che le entrate pubblicitarie sono diminuite del 40-50% negli ultimi trimestri.

X/Twitter: perché il suo valore continua a calare

La motivazione dietro a questo enorme danno è prettamente legata al progressivo abbandono della piattaforma da parte degli inserzionisti.
 
Ma non solo! La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata a novembre la pubblicazione su X/Twitter di un tweet dai contenuti antisemiti, a cui Musk aveva dato la sua approvazione. Nonostante le successive scuse, il danno reputazionale era ormai compiuto.
 
Tutto ciò ha inoltre aggravato una situazione finanziaria già precaria e il pesante flusso di cassa negativa dovuto al calo del 50% delle entrate pubblicitarie.
 
Di conseguenza, numerose aziende hanno ritirato le loro campagne pubblicitarie per evitare l’associazione del loro brand a contenuti ritenuti offensivi o illegali. Tra questi, ad esempio, Disney, IBM e diversi gruppi automobilistici.
 
Al momento, per risollevare la situazione, a poco sembrano servire le altre fonti di denaro create, tra cui la vendita di spunte blu e di abbonamenti premium. Musk puntava soprattutto su quest’ultimi, offrendo funzionalità esclusive di intelligenza artificiale conversazionale.
 
Ma purtroppo nulla sembra essere in grado di invertire la tendenza negativa.
In realtà, infatti, il radicale cambiamento di rotta imposto compromesso in modo significativo il valore di X/Twitter. E in questo modo, gli inserzionisti, vera fonte di guadagno della piattaforma, l’hanno abbandonata amplificando un già evidente crollo con altre importanti svalutazioni.
 

X/Twitter vs Threads 

Il lancio del social Threads è arrivato come colpo di grazie proprio in un momento di grande incertezza per Twitter.

Zuckerberg, infatti, si aspetta che la nuova piattaforma rappresenti una concorrenza significativa per Twitter tramite le funzioni innovative e le numerose opzioni di personalizzazione. Tra le principali la creazione di filoni narrativi che permettono di discutere di specifici argomenti e di conversazioni personali interattive.

L’enorme interesse suscitato dal lancio di Threads dimostra che la maggior parte degli utenti sono alla ricerca di un’esperienza social:

  • differente da quella utilizzata finora;
  • personalizzata ed intuitiva;
  • focalizzata sulla conversazione. 

Questa nuova sfida rappresenta una grande minaccia per Twitter, molto più dei rivali Mastodon e BlueSky, che hanno ottenuto scarso successo. 

Infatti, la sfida di Meta è completamente differente e segna un nuovo capitolo nella guerra sociale tra Mark Zuckerberg ed Elon Musk.  Lo scontro potrebbe anche diventare legale.
Il creatore di X/Twitter sta  infatti pensando di denunciare Meta per plagio. Nell’effettivo, la similitudine delle due App, così vicine per funzionamento, può dar adito a dubbi.

In questo scenario esiste però anche una nota positiva. La competizione i due colossi dell’industria tecnologica potrebbe portare a nuove innovazioni nel settore dei social media. 

Il nuovo progetto di Elon Musk

The Foundation, ente di beneficenza dietro Tesla e X, ha di recente creato un fondo da 100 milioni dollari per istituire una scuola primaria e secondaria ad Austin in Texas. Il percorso di studi si focalizzerà sulle materie STEM e ha come fine ultimo futuro accreditare l’istituzione come università STEM all’avanguardia.

La sede del progetto verrà avviato poco distante dagli stabilimenti di Elon Musk di Tesla X. In previsione, a breve il magnate chiederà formalmente l’accredito presso la Southern Association of Colleges e la School Commission on Colleges.

Il nuovo progetto di Elon Musk presenta ad ora molti risvolti positivi:

  • maggiore possibilità di lavoro per docenti qualificati e con grande esperienza
  • possibilità per gli studenti di un ottimo apprendimenti nei settori di matematica, scienze, ingegneria e fisica
  • promozione di un approccio allo studio hands-on mediante simulazioni, laboratori, case study e progetti di fabbricazione e design

Ad oggi, non si hanno ancora news sul nome che avrà l’ateneo. Ciò che è  certo è che sarà finanziato attraverso tasse universitarie o, per chi non potrà permetterselo donazione.

Infatti, la scuola non vuole che l’impossibilità di pagare la retta costituisca un ostacolo. Offrirà quindi sostegno finanziario al singolo nella misura delle risorse “disponibili”.

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