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Threads Meta scaricabile anche in Italia

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Threads Meta disponibile anche in Italia

Dopo una lunga attesa dal 14 dicembre 2023 Threads Meta è diventato disponibile anche nel nostro paese. Un countdown che è durato mesi per gli italiani, mentre negli USA e in Gran Bretagna la piattaforma risultava disponibile per il download già dal 6 luglio. Oltre all’Italia tutta l’Europa è rimasta esclusa inizialmente a causa di un ostacolo giuridico.

All’interno dell’UE infatti le normative che regolano la gestione dei dati personali degli utenti e più in generale la privacy sono molto più stringenti. Fare un primo lancio esteso anche al Vecchio Continente avrebbe rallentato i tempi e per questo Threads è uscito in forma limitata. Adesso invece sembra arrivata davvero l’ora di iscriversi.

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Come è nato Threads Meta 

In data del 14 dicembre 2023 alle ore 12:00 in tutta Europa è stata attivata la possibilità di scaricare questa piattaforma social creata da poco. Lo stesso ideatore Mark Zuckerberg ha dato l’annuncio sui propri account dando ufficialmente il benvenuto agli utenti europei all’interno della sua nuova creatura. Dopo Facebook, Instagram e WhatsApp in famiglia arriva dunque un quarto membro.

L’idea da cui poi si è sviluppato Threads Meta parte dalla necessità di non perdere terreno rispetto a X, poco tempo fa noto come Twitter. Al momento questa infatti costituisce la piattaforma di microblogging prediletta dal pubblico online, dato che su questo social molti condividono i propri pensieri più volte al giorno. L’autorità di X è tale che molti erano scettici sul progetto di Meta, vedendolo come azzardato.

Una volta reso disponibile però il nuovo cavallo di battaglia di Zuckerberg ha raccolto in pochissimo tempo ben 100 milioni di iscritti. Threads rappresenta infatti l’ingresso ufficiale della sua società nella realtà del microblogging, che finora non aveva considerato rilevante. Per andare sul sicuro però questa piattaforma non è stata pensata per essere slegata dalle altre ma risulta strettamente legata a Instagram

La nuova piattaforma di Meta si può utilizzare entrando dal proprio account già esistente su Instagram, senza dover per forza creare un nuovo profilo. Dal primo lancio di luglio inoltre ha già ricevuto degli aggiornamenti e delle modifiche volte a migliorarla, quindi chi inizia ad utilizzarlo ora avrà un’esperienza diversa rispetto ai primi utenti.

Come funziona l’ultimo social di Zuckerberg

In quanto pensato per chi predilige il microblogging Threads Meta prevede dei limiti per i contenuti testuali che qui si andranno a condividere. Non più di 500 caratteri, una lunghezza irrisoria rispetto a Facebook dove si possono superare i 63.000 senza problemi. Tuttavia si tratta comunque di uno spazio espressivo molto più ampio di quello concesso su Twitter, dove il tesso è di 280 caratteri.

Oltre ai contenuti testuali sulla piattaforma è possibile condividere anche foto o video, a patto che questi non durino sopra i 5 minuti. La limitazione più grande che si può menzionare è quella dei messaggi privati che si possono inviare agli account seguiti solo attraverso Instagram. Per il resto ci sono tutte le funzionalità classiche dei social, come la possibilità di mettere il like e commentare i post. 

Per chi volesse curiosare su Threads Meta senza creare subito un profilo è comunque possibile visualizzare i contenuti così come condividere i link dei contenuti pubblicati. In caso si notino post o video che possono risultare offensivi o che andrebbero censurati chi non è registrato ha il potere di segnalarli, ma non di poterli commentare o interagirci in altro modo.

Dato che Threads risulta collegato a Instagram tutto ciò che si condivide può essere pubblicato su entrambi, come già avviene per le storie fra Instagram e Facebook. Si tratta di un cross-posting che avviene in automatico e rende più fluido l’utilizzo di entrambi questi social e attirare maggiore pubblico.

Come si presenta agli utenti Threads Meta

Dato che si tratta di una piattaforma lanciata solo pochi mesi fa ci sono ancora diversi servizi da integrare e che invece sono già presenti nei social più consolidati. Oltre all’impossibilità di mandare DM per ora non c’è ancora una funzione di ricerca per i contenuti condivisi sul social. L’icona della lente di ingrandimento è presente, ma per ora permette solamente di trovare gli account dei propri contatti. 

Un elemento che da poco è stato aggiunto invece è la possibilità di usare gli hashtag, che già su Instagram sono fondamentali per riuscire a migliorare la visibilità delle proprie foto e dei propri video. Dato che questa piattaforma ha un legame stretto con Threads Meta non sorprende che sul nuovo social questi risultino anche migliorati. Si possono usare intere frasi come hashtag e non c’è nessun limite relativo ai caratteri speciali.

Il fatto che Threads risulti influenzato da Instagram lo rende una sorta “filiale” per il momento, dato che i contenuti proposti agli utenti appaiono secondo l’algoritmo della piattaforma principale. Per quel che riguarda l’interfaccia grafica del nuovo social invece è costruita in modo da risultare intuitiva e user friendly, tanto che per certi aspetti  risulta simile a quella di X.

Un aspetto della nuova creatura di Meta che merita lode è quello della sicurezza e della tutela degli utenti. infatti la necessità di avere Instagram per accedere è una sorta di garanzia di autenticità dei profili e riduce il rischio della comparsa di account falsi

La gestione della privacy 

A dispetto del ritardo che il lancio di Thread Meta ha avuto per la questione giuridica legata alla tutela dei dati personali, non c’è da preoccuparsi. Come avviene sugli altri social gestiti dal Gruppo per ogni post è possibile intervenire su chi avrà la possibilità di visualizzarlo e interagirci. Di default si seleziona l’opzione “Chiunque può rispondere”, ma può essere modificata con un semplice click.

Le altre opzioni disponibili per la privacy dei contenuti sono “Profili che segui” e “Solo profili menzionati”. In più come per Instagram il profilo può essere privato in modo da celare i post (o meglio i thread) agli account di persone sconosciute o indesiderate.

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