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Quality rater di Google: chi sono e come influenzano i risultati di ricerca

quality rater di Google

Chi sono e come lavorano i Quality Rater di Google

Definire cosa sia un quality rater di Google è semplice a parole ma in effetti si tratta di un’attività che richiede estrema attenzione e precisione. Il programma esiste ormai da 18 anni e coinvolge migliaia di persone in tutto il mondo, di cui sono attivi almeno 16.000 secondo le ultime stime. Chi ottiene questo ruolo (QR) riceve una retribuzione oraria pari a 13,5 dollari

Il lavoro che si va a svolgere è quello di tester della SERP del motore di ricerca, misurando e valutando la qualità dei risultati che riporta in seguito alle query sottoposte. Per la valutazione occorre fare riferimento a linee guida stilate allo scopo oltre che calarsi nei panni degli utenti che sono alla ricerca di informazioni pertinenti e utili. 

 

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Come si fa a diventare quality rater di Google?

Entrare nel programma non prevede una selezione attraverso l’invio del curriculum come per una posizione di lavoro classica. Essere o meno un professionista del settore digitale cambia poco perché è Google a scegliere gli account più adatti al ruolo di QR e a contattare direttamente i loro proprietari. In alternativa capita anche che la società si affidi ad agenzie esterne in subappalto per trovare altri profili idonei.

I contratti che Google propone come quality rater sono sempre di breve durata in modo che nessuno degli utenti scelti possa influenzare troppo la qualità della SERP. Se la posizione fosse mantenuta troppo a lungo qualcuno potrebbe abusarne e non è certo di un rischio che la società sia disposta a correre. Non si va oltre un anno di contratto, a volte anche meno. 

In 18 anni quindi contando che ogni anno in migliaia vengono assunti probabilmente i QR che hanno lavorato per Big G hanno già raggiunto il milione. Ognuno di loro è o è stato un collaboratore esterno che ha potuto dare il suo contributo alla qualità dei risultati forniti dall’algoritmo di Google. Si riceve la convocazione, un breve test di prova e poi si può cominciare.

Tra Europe, Medio Oriente e Africa l’anno scorso se ne contano ora circa 4.000, perché gli account che ricopriranno il ruolo di QR sono scelti in modo omogeneo fra le varie zone del mondo. Nel Nord America si arriva a circa 7.000 tester, 1.000 nell’America del Sud e tra Asia e Oceania altri 4.000.

Le qualità necessarie al ruolo di QR

Chi viene chiamato per diventare quality rater deve dimostrare di avere dimestichezza con la lingua locale per poter ben rappresentare l’esperienza utente. Viene loro richiesto inoltre di essere imparziali nelle proprie valutazioni senza farsi influenzare da opinioni personali, ideali politici o questioni religiose. Anzi,  devono incarnare gli standard culturali del proprio paese mentre svolgono il proprio lavoro.

Per questo il test che si somministra agli aspiranti QR per determinare se siano adatti o meno alla posizione è proprio sulle linee guida di Google. I tester che lo passano sono comunque vincolati alla riservatezza sullo svolgimento delle proprie mansioni. Per questo è raro trovare testimonianze fornite anche da chi ormai non lavora più in questo ruolo. 

Si sa che nessun quality rater ha mai sostenuto un colloquio vero e proprio, né di persona né da remoto. Tuttavia viene loro domandato di non fornire valutazioni su query relative ad argomenti o settori su cui non sono bene informati. L’aspetto meno gradevole del ruolo è il fatto che non ci siano prospettive di crescita perché dopo un anno si viene rimossi a prescindere dalla propria performance. 

Come lavora un Quality Rater

Il processo di valutazione da parte dei tester comincia quando Google fornisce un primo campione di ricerche da esaminare. Questo di solito ammonta a qualche centinaio e su di esse il QR di turno dovrà eseguire più di un controllo. Uno di questi prevede un confronto fra due possibili SERP generate prima e dopo una modifica apportata al motore di ricerca. 
 
Oltre a quali risultati siano migliori chi fa il quality rater deve controllarne anche l’accuratezza a livello ortografico. Altre verifiche riguardano invece le singole pagine che compaiono nel set dei risultati. Il voto che ricevono si elabora in base alla scala di valutazione fornita da Google nelle sue linee guida. Uno degli indicatori è il “Needs Met” che misura l’efficacia di un risultato rispetto a ciò di cui ha bisogno l’utente. 

Nessuna delle valutazioni fornite altera direttamente la posizione di un risultato, anche perché ne esaminano poche centinaia alla volta contro i miliardi che invece sono disponibili sul web. Serve però a dare un’idea a Google della percezione che avrebbero gli utenti della sua elaborazione delle query ma soprattutto aiuta a capire di più sulla qualità delle pagine. 

Valutare la Page Quality: come procedono i QR

Prima di assegnare la valutazione un quality rater deve capire quale sia il focus della pagina che sta esaminando. Google non mette priorità a un tipo di contenuto rispetto che a un altro a patto che per lo scopo che vogliono raggiungere siano stati redatti in modo appropriato. Una volta compreso di che sito si tratti si può procedere e stabilire se il risultato possa comportare rischi per chi lo trova.
La valutazione di maggior interesse per stabilire la Page Quality è il suo rating, ossia quanto si avvicini il suo contenuto all’obiettivo prefissato. Il voto che si può assegnare varia in una scala da 1 a 5. L’1 corrisponde al giudizio Lowest mentre il cinque ad Highest passando per le valutazioni intermedie Low, Medium e High. 

Per fare qualche esempio un quality rater assegna il giudizio Lowest a pagine che contengono informazioni poco convincenti e che rischiano di provocare danni. Prima di assegnare la valutazione si considera l’autorevolezza del sito in questione, chi sia l’autore e l’esperienza che ha rispetto al settore di cui tratta. 

Google chiede particolare attenzione nel caso dei siti che trattano argomenti quali consigli per la salute, finanza o questioni di attualità. Se le informazioni riportate in questo tipo di pagine fossero errate o fuorvianti ci sarebbero grossi rischi per chi dovesse fidarsi. 

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