I principi dell'UX Design: la legge di Hick
La legge di Hick è un principio fondamentale nel design dell’esperienza utente (UX Design), che influenza direttamente il processo decisionale degli utenti.
È un concetto psicologico che ha un impatto diretto sulla progettazione dell’architettura dell’informazione.
La capacità di guidare l’utente verso decisioni rapide e informate nel mondo del design dell’esperienza utente (User Experience) è cruciale. In questo articolo esploreremo la legge di Hick e come applicarla per ottimizzare l’architettura dell’informazione, migliorando così l’efficacia complessiva del design UX.
Legge di Hick: che cos’è
La Legge di Hick, anche conosciuta come la Legge di Hick-Hyman, prende il nome dagli psicologi britannici William Edmund Hick e Ray Hyman, che l’hanno formulata negli anni ’50.
Questo principio afferma che il tempo necessario per prendere una decisione aumenta in modo logaritmico all’aumentare del numero di alternative. In altre parole più opzioni vengono presentate a un utente, più tempo impiegherà per prendere una decisione.
Matematicamente, la Legge di Hick può essere espressa con la formula:
T= b⋅log2(n+1)
- T è il tempo di reazione;
- b è una costante che varia in base al contesto e alla complessità delle opzioni;
- n rappresenta il numero di alternative disponibili.
Questo principio è particolarmente rilevante in contesti in cui gli utenti devono prendere decisioni rapide e accurate, come ad esempio durante la navigazione di un sito web o l’uso di un’applicazione mobile.
UX Design: l’impatto della legge di Hick
L’UX Design ha come obiettivo principale quello di creare un’esperienza utente fluida e senza attriti, in cui l’utente raggiunge i propri obiettivi con il minimo sforzo cognitivo.
La legge di Hick, in questo contesto, diventa uno strumento potente. Consente, infatti, ai designer di prevedere come la complessità delle scelte disponibili possa influenzare il comportamento dell’utente.
Carico cognitivo: come ridurlo con la legge di Hick
Uno degli approcci fondamentali per applicare la legge di Hick nel design UX è ridurre il carico cognitivo.
Questo si ottiene limitando il numero di opzioni presentate all’utente in un determinato momento. Un menu di navigazione con troppe opzioni, ad esempio, può sopraffare l’utente, portando a decisioni lente o addirittura all’abbandono del sito.
Organizzare le informazioni in categorie logiche e utilizzare tecniche di raggruppamento (chunking) può aiutare a ridurre il numero di scelte percepite, facilitando il processo decisionale.
Architettura dell’informazione: l’importanza della gerarchia visiva
Un altro aspetto fondamentale riguarda l’architettura dell’informazione e come vengono ordinate le informazioni.
La gerarchia visiva, infatti, è cruciale: non tutte le opzioni hanno lo stesso peso o importanza; alcune devono essere enfatizzate rispetto ad altre.
Utilizzare una gerarchia visiva chiara guida l’utente verso le decisioni più rilevanti, riducendo il tempo di reazione. I pulsanti call-to-action (CTA) più importanti , ad esempio, possono essere resi più visibili attraverso l’uso di colori, dimensioni e posizionamento strategico.
La chiarezza delle etichette e dei comandi, inoltre, è essenziale per evitare che gli utenti si trovino di fronte a decisioni ambigue. Se un’opzione non è chiaramente definita, l’utente potrebbe impiegare più tempo a decifrare il suo significato, aumentando il carico cognitivo. Etichette concise e intuitive, supportate da icone appropriate, possono accelerare il processo decisionale, rendendo l’interfaccia più facile da navigare.
Tecniche di ottimizzazione basate sulla legge di Hick
Esistono diverse tecniche di ottimizzazione che utilizzano la legge di Hick. Vediamo quali sono.
Progressive Disclosure (Rivelazione Progressiva)
La rivelazione progressiva è una tecnica che prevede la presentazione delle informazioni in fasi.
Invece di mostrare tutte le opzioni contemporaneamente, l’utente viene guidato attraverso un processo in cui le scelte vengono presentate progressivamente. Questo approccio riduce il numero di opzioni visibili in ogni fase, semplificando il processo decisionale e migliorando l’usabilità.
In un modulo di registrazione, anziché presentare tutti i campi su una singola schermata, è possibile suddividere il modulo in più passi. Ogni passo presenta solo alcune opzioni o campi, riducendo la complessità percepita e guidando l’utente attraverso il processo in modo più naturale.
Filtri e opzioni predefinite
L’uso di filtri e opzioni predefinite è un altro modo per ridurre il numero di scelte che l’utente deve fare. In un e-commerce, anziché presentare centinaia di prodotti in una sola pagina, si possono utilizzare filtri per restringere le opzioni in base a criteri specifici come il prezzo, la marca o le caratteristiche.
L’impostazione di opzioni predefinite su valori comuni o raccomandati, ad esempio, può semplificare ulteriormente il processo decisionale.
Gruppi di scelte e menu a tendina
Organizzare le opzioni in gruppi logici o utilizzare menu a tendina può essere estremamente efficace per applicare la legge di Hick.
Raggruppare scelte simili non solo riduce il numero totale di opzioni visualizzate contemporaneamente, ma aiuta anche l’utente a trovare ciò che cerca più rapidamente.
I menu a tendina, in particolare, possono nascondere opzioni meno rilevanti fino a quando non sono necessarie, mantenendo l’interfaccia pulita e focalizzata.
Feedback immediato
Un altro principio legato alla legge di Hick è fornire feedback immediato per le azioni intraprese dall’utente.
Quando un utente fa una scelta, un feedback visivo o sonoro immediato conferma che l’azione è stata registrata: si riduce, quindi, l’incertezza e il tempo di riflessione.
Questo può essere particolarmente utile in contesti di e-commerce, dove l’utente potrebbe voler sapere immediatamente se un’azione come l’aggiunta di un prodotto al carrello è stata completata con successo.
La legge di Hick: essenziale nel design UX
La legge di Hick è, quindi, un principio essenziale nel design UX che aiuta a comprendere come il numero di scelte influenzi il tempo di reazione dell’utente. Applicare questo principio all’architettura dell’informazione consente di progettare interfacce più intuitive, riducendo il carico cognitivo e migliorando l’efficienza complessiva dell’esperienza utente.
È, tuttavia, importante ricordare che la Legge di Hick non deve essere applicata in modo rigido.
La chiave è trovare un equilibrio tra offrire all’utente sufficienti opzioni per soddisfare le sue esigenze ed evitare di sopraffarlo con troppe scelte. Con una comprensione approfondita della Legge di Hick e una progettazione attenta è possibile creare esperienze utente che non solo soddisfano, ma superano le aspettative degli utenti.
La Legge di Hick, infine, non è solo uno strumento per migliorare l’usabilità; è anche un principio che può guidare l’innovazione nel design UX, spingendo i designer a esplorare nuovi modi per semplificare e migliorare l’interazione tra l’utente e l’interfaccia.