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Mappare il customer journey e il percorso di acquisto

customer journey - mappare il percorso di acquisto

Customer journey e percorso di acquisto

Ad oggi, il concetto del Customer Journey è di fondamentale importanza quando si parla di omnicanalità, customer experience e marketing multicanale. 

Scopriamo insieme di che cosa si tratta e come mapparlo al meglio!

Indice
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Che cos’è il customer journey

Viene definito customer journey il percorso che un utente deve intraprendere per instaurare una relazione con un brand, a partire dall’esigenza di soddisfare un desiderio/bisogno.
Si tratta di un vero e proprio itinerario, con tappe online e offline, che un cliente compie durante la relazione con un’azienda e ne rappresenta la storia del legame fra il cliente e l’azienda. 

Esso inizia nel momento in cui un cliente cerca un bene/servizio di un’azienda e termina al momento dell’acquisto. Il processo è suddivisibile in varie fasi, anche se la decisione d’acquisto non è sempre un processo non lineare. Nello specifico:

  • awareness: percezione del bisogno di un determinato prodotto/servizio;
  • familiarity: familiarità con il determinato prodotto/servizio;
  • consideration: ricerca di informazioni propedeutiche all’acquisto;
  • purchase: acquisto vero e proprio;
  • loyalty: marketing post-vendita per conservare il rapporto con il cliente.

Ad oggi, inoltre, la molteplicità di strumenti a disposizione dell’utente integra i touchpoint fisici a quelli digitali. Per un’organizzazione che opera sul mercato ai giorni nostri, conoscere tutte le fasi del customer journey è molto importante in quanto permette molti vantaggi tra cui:

  • pianificazione strategica;
  • ottimizzazione degli investimenti orientati ai bisogni dei clienti;
  • integrazione con quello di omnicanalità, il cui obiettivo è intercettare e coinvolgere;
  • fidelizzazione del cliente, qualora soddisfatto della relazione.

Customer journey: mappatura e analisi delle fasi  

Mappare il percorso del cliente può rivelarsi un processo molto impegnativo, ma ha un impatto notevole sul business.
Per progettare una customer journey in modo ottimale è innanzitutto necessario comprendere quali sono gli obiettivi.
 
Dopodiché, i passaggi fondamentali da compiere per mappare le fasi sono:
 
  • trovare il punto comune dove gli obiettivi dei clienti e del brand si allineano: definire gli obiettivi di business e, allo stesso tempo, riconoscere che quelli dei clienti potrebbero essere differenti.
    Ala luce di ciò valutare come le strategie di marketing e comunicazione possono aiutare i clienti a raggiungere i loro obiettivi e allo stesso tempo avvicinarli a quelli aziendali;
  • identificare i touchpoint: redigere una lista dei momenti in cui i clienti vengono coinvolti e quando si verificano (pre-acquisto, acquisto o post-acquisto) per scoprire quali azioni e interazioni avvengono subito prima e dopo ciascuna fase;
  • immaginare come clienti possono sentirsi durante il percorso: sperimentare in prima persona permette di riconoscere sia i punti positivi che quelli negativi e, eventualmente, correggerli e riallinearli;
  • visualizzare la mappa del percorso del cliente: creare una mappa visiva dettagliata consente di acquisire una visione complessiva del percorso d’acquisto del cliente. È possibile fare brainstorming e trovarne di nuove per cambiarle, testarle ed eventualmente aggiungerle alla comunicazione in determinati touchpoint.
 

L’importanza dei dati

In un contesto come quello attuale, in cui proliferano i punti di contatto tra azienda e consumatori assume sempre più importanza la capacità di elaborare e sfruttare in maniera integrata la grande mole di dati generata dagli utenti durante il customer journey.

Nello specifico, essi provengono da vari touchpoint quali:

 
  • punti vendita;
  • sito web;
  • piattaforme eCommerce;
  • contact center;
  • mobile app;
  • canali di direct marketing;
  • advertising;
  • sistemi informativi quali CRM, ERP, Pim, etc;
  • dati esterni all’azienda acquistati da data provider terzi.
 
Dopo aver svolto con cura l’attività di raccolta, analisi ed elaborazione è necessario utilizzare queste informazioni in supporto al processo di relazione tra azienda e consumatore.
 
Volendo utilizzare un ulteriore categorizzazione, è possibile distinguere i dati in:
  • storici o aggiornati in tempo reale;
  • dichiarati dall’utente stesso o dedotti dal suo comportamento: raccolti attraverso strumenti relativamente ai punti di contatto e ai contenuti fruiti;
  • individuali: riconducibili chiaramente ad uno specifico utente;
  • aggregati: provenienti da un’analisi complessiva di un gruppo di clienti;
  • strutturati: organizzati in schemi e tabelle predefinite;
  • destrutturati: memorizzati senza uno schema ordinato, non salvabili e gestibili su database relazionali tradizionali.
In considerazione dei nuovi dettami normativi, infine, è necessario prestare attenzione al regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) nella sua forma più aggiornata.
 

Tecnologia a supporto

Ad oggi, sono presenti molte tecnologie a supporto delle analisi e della mappatura del customer journey.

Lo strumento più avanzato disponibile attualmente è il Data Hub, con funzione di integrare e armonizzare i dati di diversa natura provenienti da più fonti e da diversi touchpoint e metterli a disposizione di altre piattaforme. L’obiettivo è quello di creare, grazie ad un approccio aperto, una vista unica sul cliente e dei segmenti di utenti su cui attivare comunicazioni differenziate. 

Tutto ciò, in funzione di rispondere alla necessità aziendali di migliorare la customer experience, abbattere le barriere centralizzare i dati e metterli a disposizione dei diversi touchpoint.

Come abbiamo analizzato insieme, il customer journey map può essere un valido aiuto in quanto permette alle aziende di:

  • comprendere in dettaglio come i clienti interagiscono con il brand,
  • capire come i prodotti/servizi si integrano nei loro obiettivi;
  • comprendere le motivazioni che portano i clienti ad acquistare di nuovo;
  • quali sono le azioni compiute dopo l’acquisto;
  • quali touchpoint aziendali dedicare alla fidelizzazione. 

Infine, il concetto, grazie alla sua fluidità si lega molto bene a quello di marketing omnicanale, che ha tra gli obiettivi principali proprio quello di intercettare e coinvolgere il consumatore in tutti i canali, touchpoint e fasi di acquisto.

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