Dipendenza dai social: benessere dei giovani in pericolo
C’è il rischio concreto di dipendenza dai social: è allarme messaggi dannosi sui social, un grave problema emerso da una recente ricerca della presidenza del Consiglio. Si parla di quasi 100 mila adolescenti con forme di ansia e di stress sociale.
Tra gli 11 e i 17 anni si è infatti più predisposti a sviluppare questi disturbi sui social. A tutti questo si aggiungono anche i problemi alimentari e di scarsa autostima. La salute mentale è in pericolo. Vediamo perché nel dettaglio.
Allarme messaggi social: in cosa consiste?
I social sono piattaforme di condivisione e scambio. Permettono di interagire con amici e sconosciuti e proprio per questo sono il terreno ideale per l’odio in rete. I ragazzi, una volta aperto un profilo, si imbattono spesso in messaggi che propongono dei modelli inarrivabili di bellezza. Questi messaggi dannosi sui social portano i ragazzi a sentirsi inadeguati. La maggior parte dei preadolescenti e degli adolescenti viene ogni giorno a contatto con consigli di bellezza tossici. In particolare 6 su 10 di questi messaggi spingono l’utente a perdere peso. Il modello è quello di un corpo perfetto secondo i canoni della società consumistica.
L’allarme giunge da più fronti: il primo è quello del Dipartimento della Presidenza del Consiglio secondo il quale il 2,5% dei giovanissimi ha già manifestato disturbi compatibili con la dipendenza. Si parla di ansia generalizzata, disturbi del sonno, irritabilità. Questi disturbi aumentano quando il ragazzo viene allontanato dai dispositivi elettronici. La situazione è allarmante. Il problema merge dalla Campagna di sensibilizzazione sul problema organizzata in collaborazione con Il Centro nazionale dipendenza e doping dell’Istituto superiore di Sanità. Le scuole sono le prime a essere coinvolte nella campagna di sensibilizzazione sul problema.
Anche il fattore tempo è un elemento degno di attenzione. I ragazzi passano online dalle 2 alle 4 ore al giorno. Sono spesso affascinati dalla professione di Influencer. Il 40% non sembra neppure accorgersi del tempo che ci passa perché non è sottoposto ad alcuna forma di controllo da parte dei genitori. Le famiglie in molti casi lasciano liberi i figli di utilizzare il cellulare in maniera indiscriminata. Non controllano neppure le app istallate dai ragazzi.
“Social Warning”: il progetto del Movimento Etico Digitale
Dove e Movimento Etico Digitale hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione. Il progetto si chiama Social Warning ed è stato ideato da Movimento Etico Digitale per aiutare i ragazzi e le loro famiglie. Il risultato è una fitta rete di volontari distribuita su tutto il territorio nazionale. Questi volontari cercano di fare cultura digitale nelle scuole attraverso attività di formazione. L’obiettivo è giungere a un utilizzo più consapevole dei social e di internet in generale.
“Dove” per l’allarme messaggi social
Il costo della bellezza: è questo il nome della Campagna di sensibilizzazione lanciata da Dove. L’obiettivo è quello di proteggere i più giovani dal continuo attacco all’autostima subito sui social. Quello che viene proposto in rete è un modello di bellezza dove c’è posto solo per il sottopeso. Il costo di questa pericolosa sovraesposizione mediatica è alto se si considera che i ragazzi dagli 11 ai 17 anni passano tantissime ore al giorno online. L’impatto del mondo virtuale su quello reale è profondo. Rischia di minare la salute mentale dei più giovani. Questi ultimi non hanno ancora maturato degli strumenti di difesa per la loro salute psichica.
Una petizione da firmare subito
La sensibilizzazione sul problema dei danni da social network è oggi anche una petizione. È possibile firmarla sia su Change.org che su Manifesto. Viola è la protagonista del Manifesto, una ragazza di 15 anni che racconta la sua esperienza con il concetto di bellezza. Porta avanti un’idea reale di fascino molto lontana dai modelli fasulli e pericolosi proposti dai social. Un messaggio importante che serve a comprendere come il sentirsi belli non ha a che fare con un modello irraggiungibile e frustrante.
Grazie alla campagna di sensibilizzazione è nato anche uno sportello gratuito. Si tratta di un servizio per i cittadini che vogliono sottoporre domande e usufruire di una consulenza. Esso è gestito da Cittadinanzattiva con il numero Whatsapp 3792974705. C’è anche il numero di telefono 06.36718040 attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17. L’operatore è disponibile il martedì dalle 14 alle 17. Sono già moltissime le famiglie che si stanno rivolgendo a questo utile sportello.
Il punto di vista della psicoterapia
La nascita della campagna di sensibilizzazione ha un punto fermo: il concetto di bellezza sui social.
In rete il modello proposto è soltanto uno e questo lede pesantemente l’autostima dei ragazzi. La dottoressa Teresa Grimaldi Capitello, Psicoterapeuta dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma, scrive che per l’adolescente il corpo è soprattutto un oggetto di attenzione dall’esterno.
Questo “corpo guardato” incontra dunque il pericoloso modello social e incide pericolosamente sull’autostima.
Allarme messaggi social: il parere di Unilevel Italia
Ugo De Giovanni, General Personal Care Unilevel Italia, sottolinea che i messaggi pericolosi sui social possono facilitare disturbi psico-fisici. È un circolo vizioso che va spezzato a tutela dei ragazzi e delle loro famiglie. Per farlo è richiesto un impegno collettivo da portare avanti a più livelli. Anche Anna Lisa Mandorino, Segretaria generale di Cittadinanza, sottolinea l’importanza di un impegno che sia collettivo; per questo è nato lo sportello di informazione e ascolto per i cittadini.
Una madrina d’eccezione: Aurora Ramazzotti
Secondo Aurora Ramazzotti, madrina della Campagna, la situazione non è più tollerabile.
I messaggi errati e pericolosi sono troppi.
Lei stessa ha dichiarato di aver fatto su se stessa un lungo lavoro di consapevolezza. Il modello di bellezza sui social è inarrivabile e non ha corrispondenza con la vite reale.
La Ramazzotti ritiene di avere una responsabilità maggiore di tanti altri in quanto donna di spettacolo. L’esposizione mediatica può infatti essere utilizzata in maniera utile.
La bellezza come modello inarrivabile: è questo il messaggio che passa oggi sui social network. Il Governo e il mondo della scuola si sono mobilitati perché a rischio c’è la salute mentale di tantissimi giovani.
Tra i 10 e i 17 anni non si hanno ancora gli strumenti per difendersi.