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Viaggio nel fediverso: cosa è e come funziona

fediverso

Viaggio nel Fediverso, l'ecosistema open source gestito dalla comunità

Quello di “fediverso” è un concetto noto agli appassionati già da tempo. Eppure, l’attenzione del pubblico verso questo termine è cresciuta soprattutto negli ultimi mesi.

Galeotto, come si suol dire, fu Threads, nuova piattaforma lanciata da Meta in risposta all’acquisto di Twitter, oggi X, da parte di Elon Musk.

Meta ci ha tenuto a sottolineare, fin dal momento del suo lancio, che Threds fa parte del fediverso. Ma non tutti gli utenti hanno familiarità con questo termine, e sono in molti dunque coloro che non hanno compreso cosa significa l’affermazione.

Cercheremo di scoprirlo insieme, in questa sorta di viaggio attraverso il fediverso. Capiremo cos’è, quali sono le sue origini, come funziona con esattezza.

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Cos’è il fediverso: origine del termine

Partiremo proprio dalla definizione di fediverso, anche se questa a primo impatto potrebbe non essere chiarissima. In ogni caso, ne andremo ad approfondire funzionamento e dettagli nel corso di questa guida.

In sostanza, con fediverso si intende la totalità dei server federati che servono per una determinata pubblicazione su internet.
Pubblicazione che si riferisce non solo ai social media come Threads, ma anche a blog e siti internet.

Di fatto, grazie all’uso di server federati, i diversi file vengono ospitati da un server, il quale può però comunicare anche con gli altri server federati.

Sebbene l’interesse verso il fediverso, come già anticipato, sia cresciuto recentemente grazie a Threads, le sue origini sono lontane. Il fediverso esiste da più di un decennio, dal 2008 nel dettaglio, ed è da più di dieci anni che gli esperti se ne interessano.
Il nome di questo concetto deriva dall’inglese, più nel dettaglio dall’unione di due parole: Federated e Universe. I termini sono resi nella nostra lingua come “Federato” e “Universo”.

Ovviamente, analizzare l’etimologia della parola non è d’aiuto se non si conosce nel dettaglio l’architettura di internet e del web.

Ciò che viene condiviso su internet viene di fatto conservato su dei server, accessibili tramite connessione grazie ai diversi dispositivi in nostro possesso. Tuttavia, per fare un esempio concreto, una pagina web contiene diverse tipologie di contenuti, i quali possono essere ospitati su diversi server.

Per poter vedere una pagina web nella sua interezza, in pratica, ci si deve collegare ai diversi server, per ottenere i contenuti che intendiamo visualizzare.

Altro aspetto tipico del fediverso è che questo utilizza un protocollo informatico specifico e aperto, denominato ActivityPub.
Grazie a questo protocollo aperto, per poter commentare e condividere contenuti o testo su un social media non sarà necessario iscriversi alla medesima piattaforma. Si potrà, cioè, utilizzare una piattaforma pur creando un account su un primo social media e sfruttandolo per condividere su un secondo social.

Il fediverso e l’esempio di Mastodon

Dato che quanto detto fino ad ora potrebbe sembrare molto astratto, faremo ora un esempio concreto citando l’esempio di Mastodon.
Si tratta di un social media poco conosciuto in Italia fino a pochi anni fa. Mastodon basa le sue operazioni su ActivityPub.

Questo, di fatto, implica che non bisogna creare uno specifico profilo su Mastodon per poter sfruttare la piattaforma. Dato che si basa sul protocollo aperto ActivityPub basterà, piuttosto, effettuare l’iscrizione a questo protocollo per poter condividere, commentare, visualizzare post su Mastodon.

Ciò si spiega col fatto che Mastodon fa parte del fediverso. Ed è per questa ragione che possiamo concludere che Mastodon fa parte di una sorta di ecosistema social decentralizzato.

La decentralizzazione è il cuore del fediverso.
Questo concetto è stato infatti creato per evitare ogni forma di centralizzazione. Detto ancor più semplicemente, si vuole evitare che una singola azienda possa gestire un social, magari per proprio tornaconto.

Grazie alla decentralizzazione, le aziende non possono gestire centralmente un social media. Allo stesso modo, non possono applicare regole arbitrarie, quali per esempio quelle relative ai contenuti moderati o bannati.

La lotta al capitalismo e alle grandi aziende

Generalmente, social network e portali che utilizzano il protocollo ActivityPub si sono contraddistinte, soprattutto in passato, per una lotta al capitalismo. Inoltre, si utilizza il fediverso per evitare ogni forma di controllo o di indirizzo politico.

Lo scopo del fediverso è garantire il controllo totale all’utente.

Eppure, c’è un dettaglio che sta preoccupando alcuni utenti, ma anche alcuni lavoratori che hanno creduto in uno o più progetti legati in qualche modo ad ActivityPub.

In tempi recenti, moltissime aziende hanno iniziato ad investire nel fediverso. E non ci riferiamo ad aziende che mirano ad un web democratico, ma a colossi della tecnologia.

Una situazione che, ovviamente, può garantire uno sviluppo enorme, ma che potrebbe comportare dei rischi e delle problematiche per coloro che credono nel fediverso.

Il ruolo di Meta nel fediverso

A destare dubbi e preoccupazioni è il ruolo che Meta pare avere in tutto questo complesso ecosistema. Come abbiamo già anticipato in apertura, infatti, Meta ha dichiarato che Threads fa parte del fediverso.

In realtà, la nuova app del gruppo Meta è nata come social media indipendente, per poi “migrare” nel fediverso dopo alcuni mesi dal lancio. L’obiettivo di Meta è sempre stato quello di permettere agli utenti di Threads di interagire con altre piattaforme del fediverso.

Quel che non convince, però, è l’apertura secondaria, avvenuta come detto dopo diverso tempo dalla nascita della piattaforma.

Gli appassionati del fediverso, poi, sapranno sicuramente dei trascorsi tra Meta e il protocollo ActivityPub. I suoi sviluppatori hanno tentato un contatto con grandi piattaforme, non solo di proprietà di Meta, proponendo negli anni una migrazione.

I colossi dei social non hanno mai accettato, evitando addirittura di rispondere alle varie proposte.

Senza contare che, come molti ricorderanno, Meta è spesso stata al centro di diversi scandali relativi ai dati personali dei propri utenti. Il che porta a temere per la sicurezza in merito all’eventuale raccolta aggressiva di dati personali.

Tutte queste contraddizioni hanno portato la maggior parte delle piattaforme che operano nel fediverso ad un atteggiamento di diffidenza. La maggior parte delle istanze su Mastodon, per esempio, sono interdette agli utenti di Threads.

Sono in molti, infine, a temere che Meta deciderà di abbandonare il fediverso a breve, sfruttando abilmente la strategia Embrace, Extend, Extinguish.

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