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Testo espositivo: come scriverlo in modo efficace e persuasivo

Testo espositivo come scriverlo in modo efficace e persuasivo

Testo espositivo: come scriverlo in modo efficace e persuasivo

Il testo espositivo è una tipologia di testo scritto che impariamo a scrivere durante gli anni della scuola e che incontriamo ogni giorno nelle nostre vite. Molto spesso ci troviamo davanti a un testo espositivo e neanche ce ne accorgiamo. Manuali, articoli di giornale e perfino questo post sono esempi di testi espositivi, sebbene ciascuno di essi si differenzino per alcune caratteristiche. 

Imparare a scrivere un testo che sia in grado di esporre e trattare in maniera approfondita e chiara un argomento è un’abilità che non tutti allenano ma che sarebbe bene avere. Proprio per la sua versatilità può essere una competenza richiesta in numerosi contesti lavorativi. Ma come si scrive un testo espositivo efficace?

Gli elementi da tenere presenti non sono molti e una volta appresi permettono di avere un metodo adatto a qualsiasi circostanza. Continua a leggere per scoprire quali sono. 

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Che cos’è un testo espositivo

Il testo espositivo, detto anche testo argomentativo, è una tipologia di testo molto utilizzato nelle scuole per stimolare gli studenti a strutturare un discorso intorno a uno specifico tema.

Per ottenere un testo espositivo chiaro e in grado di trasmettere un effettivo contenuto, bisogna sviluppare diverse abilità che torneranno utili anche nella vita al di là delle mura scolastiche. Scelte e comprensione delle fonti, rielaborazione dei materiali ed esposizione degli argomenti sono alla base del pensiero critico e del confronto con l’altro.

I testi espositivi, quindi, hanno l’obiettivo di informare il lettore su un determinato argomento o una specifica tematica. Fornisce spiegazioni e ne illustra i diversi aspetti.

Esistono diverse tipologie di testi espositivi, come i manuali, articoli di giornale o articoli scientifici e persino i contenuti informativi sul web come quello che si sta leggendo in questo momento può rientrare nell’ampia categoria dei testi espositivi. Come si può vedere, può prendere molte forme e ciascuna di esse è caratterizzata da elementi che li rendono caratterizzanti.

Tuttavia, ci sono alcuni elementi in comune che sono imprescindibili e che permettono di distinguere un testo argomentativo da qualunque altra tipologia di testo scritto.

Le caratteristiche

Il testo espositivo può assumere diverse forme: articolo di giornale, articolo di blog, ma anche lettera formale e saggio. Possiamo facilmente immaginare che ognuno di essi sia riconoscibile per caratteristiche uniche che li differenziano dagli altri. Un articolo di giornale è cosa ben diversa rispetto a un manuale scolastico, eppure entrambi servono per spiegare qualcosa e per informare il lettore su qualcosa che prima non conosceva o conosceva parzialmente.

L’obiettivo del testo espositivo è infatti quello di informare e spiegare. Questa è senza dubbio la caratteristica che lo distingue da ogni altro testo, ma non l’unica.

Un testo argomentativo si caratterizza per:

  • Chiarezza, completezza e coerenza delle informazioni. Dal momento che lo scopo di questo testo è proprio quello di arricchire la conoscenza del lettore, approfondendo una tematica o tirando le fila di un discorso più ampio e complesso, è importante che le informazioni siano presentate in modo chiaro.
  • Le informazioni inserite devono essere coerenti ed esposte in modo consequenziale senza repentini cambi di argomento o associazioni troppo complesse. Il lettore, dunque, deve essere accompagnato fino alla fine del testo in modo lineare e comprensibile.
  • Correlazione logica degli argomenti. Strettamente legato al punto precedente è il filo logico che deve unire tutto il testo. Soprattutto quando si espongono fatti non in ordine cronologico, ma per vie di associazioni, è importante che la ragione di questi accostamenti sia ben evidente.
  • Linguaggio pertinente al contesto, ma comprensibile per il lettore. Il linguaggio deve essere coerente con quello che si sta dicendo. L’utilizzo dei termini tecnici e di settore, quindi, è consentito a patto che siano comprensibili anche da neofiti e non esperti. In caso di dubbio è sempre meglio aggiungere una piccola spiegazione, che renderà il tutto più chiaro.
  • Assenza di giudizi a favore dell’oggettività. A differenza di un tema personale o di una narrazione di eventi con una visione intima e partecipata, per il testo espositivo vige la regola dell’oggettività. Nessun giudizio personale è ammesso, ma solo la realtà dei fatti.

Come vedremo nel prossimo paragrafo ci sono anche degli elementi tipicamente strutturali che rendono il testo espositivo facilmente riconoscibile:

  • Titolo: il titolo deve rispecchiare il contenuto ed esprimerlo. A partire da questo bisogna comprendere di cosa si sta parlando e quali saranno le principali tematiche. Proprio per questo, spesso i titoli dei testi espositivi possono apparire particolarmente noiosi, ma utili. Anche i titoli di giornale devono seguire questa regola, ma considerando anche la funzione attrattiva che devono avere, tendono a delegare a questa caratteristica rendendo spesso i titoli più emotivi ed altisonanti. La soluzione ideale sarebbe trovare una via di mezzo.
  • Introduzione: in tutti i testi espositivi c’è una piccola introduzione che offre al lettore alcune informazioni utili sul testo che si sta per leggere. Può anticipare le tematiche, spiegare le ragioni che hanno spinto alla stesura del testo e altre informazioni che possono sia far capire di cosa si sta parlando sia aiutare a comprendere al meglio le righe successive.
  • Corredo di immagini e tabelle: questo elemento non sempre è presente ma in alcuni casi può comparire e torna particolarmente utile quando si vuole esprimere graficamente le informazioni espresse.

Come strutturare un testo espositivo

A questo punto non resta che capire come si struttura effettivamente un testo espositivo.

La prima cosa da fare è chiedersi esattamente che cosa si vuole dire. Qual è l’argomento che si vuole trattare? Quali sono le informazioni che si vogliono comunicare? Su cosa si vuole fare un approfondimento? Rispondere a queste domande è essenziale per una buona stesura.

Il passo successivo è quello di trovare le fonti giuste sul tema che si vuole approfondire. Libri, bibliografie, manuali, testi scolastici e perfino internet possono essere d’aiuto. Se si sta parlando di arte, anche quadri, sculture e opere architettoniche sono considerate materiale da studiare. Quello che conta è che le fonti siano autorevoli e in grado di offrire informazioni sicure e veritiere. Sono da preferire fonti aggiornate o frutto di studi recenti che potrebbero aver modificato e corretto conoscenze errate del passato.

A questo punto non resta che organizzare il testo. Una volta studiato con attenzione bisogna trovare la giusta strategia espositiva in modo tale che tutto possa essere chiaro anche al lettore. In questo caso, una scaletta degli argomenti è la soluzione migliore. Infatti, permette di organizzare le informazioni e tenere traccia del filo logico, in modo che tutto sia collegato in modo armonioso.

Nel momento della stesura vanno evidenziati i rapporti di causa-effetto, fatti confronti tra elementi, sottolineando differenze o somiglianze, utilizzando un linguaggio appropriato che coinvolga il lettore fino alla fine. Non dimentichiamo che stiamo argomentando ed esponendo un fatto, un stilando l’elenco delle cose da comprare al supermercato. Sebbene l’obiettivo del testo espositivo sia spiegare, è importante utilizzare uno stile di scrittura interessante per non rendere difficoltosa la lettura.

Alla fine di tutto vanno aggiunte le conclusioni. Questo spazio è riservato a riassumere tutto quello che è stato detto, concentrandosi sui punti salienti e dichiarando apertamente quello che si voleva esprimere.

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