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Scrivere secondo Hemingway: il principio dell’iceberg

principio dell'iceberg - tecnica di Ernest Hemingway

Il principio dell’iceberg di Ernest Hemingway

Tutti coloro che, a qualunque titolo, si occupano di scrittura, dovrebbero conoscere e padroneggiare il principio dell’iceberg.
Si tratta di una tecnica di scrittura, teorizzata e applicata da Ernest Hemingway nelle sue opere. Per sintetizzarla, possiamo dire che la tecnica narrativa in questione prevede di lasciar trasparire alcuni dettagli dal testo, senza però rivelarli in maniera diretta.
In sostanza, al lettore viene presentata solamente la punta dell’iceberg: gran parte delle informazioni dovranno essere dedotte dal sottotesto.

In questa guida, analizzeremo in dettaglio la tecnica dell’omissione, altro nome con cui la teoria dell’iceberg di Hemingway è nota.

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Cos’è il principio dell’iceberg

Per prima cosa, chiariremo cosa si intende con “principio dell’iceberg”. Si tratta di una tecnica di scrittura, teorizzata da Ernest Hemingway, che egli stesso applicava a livello narrativo e stilistico.
Lo scrittore la chiamo anche “teoria dell’omissione. Stando alla descrizione fornita dallo stesso Hemingway, bisogna raccontare solo la punta dell’iceberg.

Quando si narra, cioè, al lettore va mostrata solo la parte essenziale della storia. Questa tecnica è dunque caratterizzata da elementi impliciti, che vengono in un certo senso affidati alla sensibilità e alla fantasia del lettore.

Teoria dell’iceberg di Hemingway, i punti chiave

Il principio dell’iceberg di Hemingway si basa si diversi punti chiave. In sostanza, il principio dell’iceberg, così come teorizzato dal suo autore, deve prevedere una serie di elementi essenziali.

Per applicare la teoria dell’omissione, innanzitutto, bisogna scrivere in modo conciso, ma anche chiaro. I dettagli inutili sono banditi, così come pure le spiegazioni eccessive. Lo scrittore dovrà lasciare a chi legge il compito di interpretare tutte le affermazioni implicite e le informazioni non date.
La scrittura di Hemingway ometteva quindi in maniera volontaria diversi dettagli, per dare maggior forza narrativa al testo.

Tra i punti chiave di questa tecnica narrativa c’è anche una percentuale specifica da tenere in considerazione.

Il principio dell’iceberg prevede infatti che il 90% delle informazioni non vada fornito esplicitamente. Ricordiamo, infatti, che la parte visibile dell’iceberg rappresenta circa il 10%. Il 90% rappresenta invece la parte sommersa. E in maniera analoga si comportava la scrittura di Hemingway.

Il terzo e ultimo punto chiave, infine, riguardava l’aspetto emotivo.
Omettere le informazioni e inserire dettagli impliciti serve a dare spessore e intensità sia alla storia che ai suoi personaggi. Applicando la teoria dell’omissione, inoltre, il lettore da passivo diventa attivo e coinvolto.

Principio dell’iceberg: alle origini della tecnica di scrittura

Nella teorizzazione del principio dell’iceberg, Hemingway fu influenzato innanzitutto dalla sua esperienza nel giornalismo.
Lo scrittore aveva precedentemente lavorato come reporter: era dunque già abituato a trattare gli eventi in maniera diretta e concisa.

Alle origini di questa tecnica di scrittura, che l’autore applicò nelle sue opere, c’è dunque la sua esperienza nel riportare solo i dettagli necessari.
Inoltre, lo scrittore applicava questa tecnica narrativa con la volontà di aggiungere realismo alle sue opere.
A ben vedere, infatti, quando veniamo a conoscenza di fatti reali, non sempre tutte le informazioni sono rese esplicite. Molti dettagli li deduciamo da informazioni implicite. Questa tecnica, quindi, aggiunge realismo allo scritto.

La tecnica dell’iceberg di Hemingway, infine, deriva dalla volontà dell’autore di rispettare i suoi lettori. Con questa tecnica di scrittura, infatti, l’autore lascia ampio spazio di interpretazione a chi legge.

Come utilizzare la teoria dell’omissione

Cerchiamo ora di capire come utilizzare, nella pratica, il principio dell’iceberg.
È stato lo stesso Hemingway a lasciare ai poster alcune indicazioni per applicare la sua tecnica di scrittura.

Innanzitutto, Hemingway consiglia a chi intende applicare la tecnica narrativa di scrivere frasi vere.
L’autore ha spiegato che, nel momento in cui si trovava a scrivere una nuova storia, talvolta poteva anche bloccarsi.
Per andare avanti, gli bastava ripartire da frasi vere, ossia frasi che qualcuno aveva pronunciato o che conosceva. La stessa cosa faceva quando si rendeva conto che, durante il processo di scrittura, stava esagerando con i particolari.

Altro consiglio che Hemingway ha dato agli scrittori che intendono applicare il principio dell’iceberg era quello di fermarsi prima del blocco.
Non bisogna cioè fermarsi quando ci si blocca, ma quando le cose stanno andando bene. In questo modo è possibile evitare di arenarsi nel corso della scrittura.

Per applicare la teoria dell’iceberg, Hemingway consiglia poi di scrivere senza pensare alla storia.
Solo così l’inconscio dell’autore potrà lavorare al racconto.
Pensare alla storia mentre si scrive, al contrario, attiva la parte cosciente e rischia di affaticare il cervello prima ancora di iniziare a scrivere.

Infine, l’autore ha consigliato di rileggere quanto scritto prima di dedicarsi ad una sessione di scrittura. Se il testo è troppo lungo, si può suddividere in pochi capitoli al giorno. Tuttavia, Hemingway ha consigliato di rileggere tutto almeno una volta a settimana. Solo così ci si potrà accertare della coesione tra tutte le parti che compongono l’intero racconto.

Applicazioni nel copywriting: gli errori da non commettere

Applicare il principio dell’iceberg così come teorizzato da Hemingway significa evitare di commettere due tipi di errori.

Innanzitutto, chi intende applicare questa tecnica narrativa deve evitare di infarcire il testo dei cosiddetti spiegoni.
Niente spiegazioni esplicite dunque: bisogna evitare i dettagli inutili, che potrebbero appesantire il racconto e annoiare il lettore.

Altro aspetto a cui prestare attenzione quando si intende applicare questa tecnica di scrittura di Hemingway riguarda il narratore. Anche intrusioni inutili del narratore vanno evitate.
Per fare un esempio pratico, giudizi da parte di chi scrive andrebbero evitati.
Questo presuppone il mancato utilizzo di aggettivi che indicano una palese presa di posizione da parte del narratore.

I giudizi, insomma, vanno lasciati ai personaggi che fanno parte della storia narrata, e non alle frasi in terza persona.

La scrittura di Hemingway, alcuni esempi di applicazione della tecnica narrativa

Per maggiore chiarezza, segnaliamo alcuni esempi di applicazione del principio dell’iceberg nella scrittura di Hemingway.

Chi intende approfondire la teoria dello scrittore, dovrebbe leggere i racconti Il vecchio e il mare e Colline come elefanti bianchi. Si tratta di storie che rappresentano dei chiari esempi di applicazione della teoria dell’omissione da parte dell’autore.

In entrambi i casi, i pensieri e le emozioni non vengono esplicitamente resi noti al lettore.

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