OpenAI o1 per problemi più complessi
Con il suo nuovo modello 01, l’Intelligenza Artificiale di OpenAI adesso “ragiona da sola”: la novità è nota con il nome ufficiale di OpenAI o1. Grazie al nuovo modello, in sostanza, l’AI potrà ragionare proprio come un essere umano.
Si tratta di una novità che può essere concepita come una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’Intelligenza Artificiale. Infatti, l’introduzione di questo nuovo modello consente all’AI di risolvere problemi più complessi. Allo stesso tempo, permetterà di superare i limiti dei modelli precedenti, come quelli rilevati da GPT-4. Il tutto grazie ad un tipo di ragionamento graduale, del tutto simile a quello utilizzato dall’uomo per risolvere problemi.
OpenAI o1: l’annuncio ufficiale
Il nuovo modello OpenAI o1 è diventato realtà, e una nuova era dell’Intelligenza Artificiale è stata inaugurata. Lo ha annunciato ufficialmente Sam Altman, il CEO di OpenAI, con un post su X.
La conferma è arrivata anche da Mira Murati, direttrice tecnica dell’azienda. Murati ha riferito alla stampa che quello appena introdotto è “il nuovo paradigma di questi modelli”, che consentirà di potenziare il già potente GPT-4.
L’Intelligenza Artificiale di OpenAI, infatti, non ragionerà più in un unico passaggio, ma costruirà dei veri e propri ragionamenti logici per arrivare alla soluzione di problemi complessi.
Abbiamo già anticipato che il nome dato a questo modello è OpenAI o1. Eppure, nell’annuncio di Altman, OpenAI o1 è stato denominato utilizzando un appellativo misterioso: Strawberry.
Strawberry, il progetto segreto
Effettivamente, questo appellativo era già trapelato nei mesi scorsi, e di Strawberry se ne sente parlare ormai da tempo.
Era noto già da mesi, infatti, che OpenAI stesse lavorando ad un nuovo progetto, con l’intento di rendere il ragionamento dell’AI simile a quello umano.
Il nome in codice utilizzato per il progetto è proprio Strawberry, che dunque rappresenta il nickname che l’azienda ha dato a OpenAI o1.
Alcune notizie su Strawberry sono trapelate grazie alla stampa inglese che ha analizzato i documenti dell’azienda in anteprima.
Il progetto Strawberry conteneva alcune innovazioni significative, quali la possibilità di usare la deep search. Si tratta, cioè, della facoltà di utilizzare informazioni sul web per la pianificazione di attività complesse. Inoltre, il nuovo modello, nelle intenzioni della società, dovrebbe avere facoltà di auto-apprendimento.
Nelle intenzioni della società, il nuovo modello avrà la possibilità di vedere il mondo come un essere umano.
Potenzialità e funzionamento di OpenAI o1
Dal progetto Strawberry, in sostanza, è nato OpenAI o1, un modello che, potenzialmente, avrà numerosi ambiti di applicazione.
A differenza dei modelli precedenti, sarà in grado di portare a termine problematiche di tipo complesso, anche quelli di tipo fisico e matematico. Oltre che complessi, i problemi risolti dal nuovo modello, se confrontati con le soluzioni di GTP-4o, vantano anche soluzioni più accurate.
Attenzione, però. Il nuovo modello non è concepito in sostituzione di GPT-4o. o1, infatti, è piuttosto una sorta di completamento di GPT-4, ossia una sua integrazione.
La caratteristica distintiva del nuovo prodotto riguarda l’apprendimento per rinforzo. Un tipo di apprendimento che rende migliore il processo che conduce alla soluzione.
In sostanza, OpenAI 01 è in grado di darsi dei feedback in maniera più o meno continua. Inoltre, per ciascuna risposta corretta si attribuisce un rinforzo. Allo stesso modo, ad ogni risposta sbagliata riceverà dei feedback negativi.
Altro aspetto innovativo del nuovo prodotto di OpenAI riguarda la sua capacità di comportarsi in maniera appropriata. In sostanza, il nuovo modello saprà in ogni momento come generare risultati che non siano spiacevoli o in qualche modo dannosi.
Questo, purtroppo, non significa che il modello sia perfetto: permangono ancora le risposte allucinatorie e quelle fattuali. Una sfida che, tuttavia, OpenAI si propone di risolvere a breve.
OpenAI o1: l’apprendimento per rinforzo
Il meccanismo chiave che consente al OpenAI o1 di evolversi e migliorare è il già citato apprendimento per rinforzo.
Si tratta di una novità innovativa, che cambierà di certo il panorama dei modelli di linguaggio di grandi dimensioni.
Poter rinforzare e premiare con feedback positivi quei ragionamenti che hanno condotto a risposte corrette è in effetti la base per la produzione di nuove soluzioni corrette.
Altro aspetto fondamentale del nuovo modello riguarda l’apprendimento autonomo. Non sarà più necessario addestrare il modello con una mole enorme di dati: OpenAI o1 apprenderà in maniera autonoma.
Il suo saper “ragionare in maniera autonoma” rende 01 applicabile a scienze come la fisica e la matematica, ma anche come la programmazione e la biologia. I risultati, rispetto a GPT-4o, si sono già rivelati nettamente superiori e più accurati.
Criticità e debolezze
È chiaro che chi intende utilizzare questo nuovo modello dovrà anche fare i conti con le sue criticità.
Innanzitutto, l’accuratezza richiede un tempo maggiore.
In altre parole, il modello OpenAI 01 è molto più lento, al fine di garantire risultati più accurati.
Inoltre, un secondo problema correlato al nuovo modello è rappresentato dai suoi costi. Rispetto ai precedenti, infatti, si tratta di un modello di intelligenza artificiale più costoso.
Un terzo limite, che l’azienda mira a risolvere a breve, riguarda l’incapacità di effettuare ricerche fruttando il web. Infine, il nuovo modello non è ancora dotato di multimodalità. Non riesce, cioè, ad effettuare analisi di file audio o in formato immagine.
Tuttavia, queste criticità sono comprensibili se pensiamo che il prodotto è in grado di garantire un elevatissimo livello di affidabilità.
Inoltre, nonostante la sua lentezza rispetto agli altri modelli di intelligenza artificiale, rispetto ad un operatore umano o1 resta comunque in grado di elaborare soluzioni e risposte molto più velocemente.
Verso GPT-5
Oltre ad aver annunciato OpenAI 01, l’azienda ha anche confermato che è al lavoro del prossimo modello linguistico.
Mira Murati ha infatti recentemente affermato che OpenAI sta già lavorando a GPT-5, le cui dimensioni si preannunciano colossali rispetto a GPT-4o.
Il nuovo prodotto, in tutta probabilità, conterrà al suo interno le nuove capacità di ragionamento appena introdotte con OpenAI o1.