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Metaverso: cos’è, come funziona e cosa aspettarsi in futuro

Metaverso cosa e come funziona e cosa aspettarsi in futuro

Metaverso: cos’è, come funziona e cosa aspettarsi in futuro

Il Metaverso è la nuova frontiera dell’interconnettività caratterizzata dall’utilizzo di tecnologia, VR e AR. 

Cerchiamo di analizzare un po’ meglio insieme questo campo inesplorato e rivoluzionario.

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Che cos’è il Metaverso

Il 28 ottobre 2021 Mark Zuckerberg, creatore di Facebook, ha annunciato un futuristico progetto. Il Metaverso è definibile come un insieme di spazi digitali interconessi tra loro. Questi permettono di compiere azioni che non sarebbero possibili nel mondo fisico. 

Questo ambiente social è composto da una realtà mista di reale, virtuale ed aumentata. La sensazione offerta è quella di non trovarsi online ma in compresenza. Meta si pone come ambiente:

  • di apprendimento;
  • lavorativo;
  • d’intrattenimento.

Il Metaverso è quindi un mondo virtuale in cui le persone vivono, lavorano, imparano, acquistano ed interagiscono tra loro. Il tutto tramite visori o avatar che spostano la presenza dal mondo fisico a quello virtuale. 

Oltre a Meta, anche giganti della tecnologia come Google, Microsoft, Nvidia e Qualcomm stanno investendo miliardi di dollari in questo progetto. Si prevede che la meta-economia raggiungerà 5 triliardi di dollari entro il 2030. Settori principali:

  • e-commerce;
  • videogiochi;
  • intrattenimento;
  • istruzione;
  • marketing;
  • luoghi di lavoro.

La versione attuale del Metaverso si sta configurando più come un multiverso che come uno spazio virtuale condiviso. E quindi esistono ad oggi una moltitudine di metaversi con interoperabilità limitata, mentre le aziende si contendono una posizione sul mercato.

Funzioni principali: cosa si può fare in questa realtà virtuale?

Le azioni che si possono compiere grazie al Metaverso sono estremamente vaste. Le principali ad oggi sono:

  • comunicare in VR: tramite la versione Messenger VR si può comunicare all’interno del visore. In previsione anche la possibilità di compiere chiamate ed esplorare destinazione VR;
  • giocare in VR e AR: i giochi a disposizione vanno dai più tradizionali, come gli scacchi, a più recenti. Ad esempio ha stretto una partnership con Vertigo Games;
  • sport VR e AR: Facebook ha presentato Quest 2, attrezzo da palestra che permette di allenarsi in VR e AR. Con un design ottimizzato per l’esercizio aiuta anche a mantenere controllo ed equilibrio;
  • apprendimento in VR e AR: lo studio è possibile anche in AR. Si possono creare situazioni immersive nelle materie di studio. Ad esempio esplorare le piramidi egizie o interagire con i filosofi greci;

lavorare in VR e AR: Quest for Business è una suite di funzioni progettata per imprese e agenzie. Consente di collaborare con colleghi e accedere a applicazioni di lavoro. In fase di aggiornamento in prospettiva c’è la volontà di amplificarne le funzioni. E permettere cos’ anche l’accesso a funzioni dedicate. Ad esempio la gestione account e dei dispositivi mobili di terze parti.

Che piattaforme utilizza?

Come abbiamo visto il Metaverso è un insieme di spazi digitali interconessi tra loro. Quest’ ambiente social è composto da una realtà mista di reale, virtuale ed aumentata. La sensazione offerta è quella di non trovarsi online ma in compresenza. 

Per interagire è possibile utilizzare quattro diverse applicazioni della famiglia Horizon:

  • Home: piattaforma sociale per interagire tra loro. Consente di invitare i propri amici, riunirsi come ologrammi e avatar, avere un’esperienza tridimensionale. Si possono guardare video, giocare, utilizzare app, etc.  In questo modo si può trascorrere del tempo insieme online pur essendo nel mondo reale in luoghi distanti;
  • Worlds: videogioco online con sistema integrato di creazione giochi. Il visore per la realtà virtuale permette movimento in 3D e interazioni con oggetti all’interno. All’interno del mondo virtuale gli spazi sono quindi esplorabili;
  • Workrooms: spazio di lavoro VR. Si può stare seduti allo stesso tavolo, dialogare e collaborare sotto forma di avatar e/o ologrammi personalizzabili. Inoltre è possibile portare nella realtà VR la propria scrivania fisica, computer e altro. Anche la condivisione dello schermo è consentita;
  • Venues: software in oculus per partecipare a eventi, concerti, fiere e così via. L’esperienza può inoltre essere a scelta tra sociale e solitaria.

Il futuro del Metaverso: rischi e opportunità

A oggi siamo di fronte ad un processo di innovazione tecnologica che grazie all’aumento della velocità di connessione, ha portato a:

  • web 2.0;
  • internet mobile;
  • mondo dei social. 

Il Metaverso è l’upgrade di tutto questo. Un universo più immersivo in cui si è dentro l’esperienza, non più solo spettatori. Il fattore decisivo del successo o meno sarà correlato alla convenienza per un’impresa di entrare a farne parte. E questo dipende da:

  • target di riferimento;
  • segmento di mercato;
  • pubblico al quale ci si vuole rivolgere.

Molte aziende di moda hanno già sentito la necessità di cambiare il paradigma con cui comunicare negli spazi virtuali. Esempi attuali sono offerti da Nike, che ha creato prodotti personalizzabili da vendere agli avatar.

Il Metaverso comporta di contro, alcune considerazioni sia etiche che giuridiche. La consapevolezza che possa presentare dei rischi ha già aperto un dibattito a livello istituzionale. La Commissione Europea ha infatti avviato una consultazione per comprendere meglio e regolamentare in modo specifico il Metaverso. I problemi principali derivano dalla vastità dei campi di applicazione e dalla facilità nello sfuggire a controlli e ridurre la tutela degli utenti. Tra le preoccupazioni maggiori:

  • luogo di residenza dei dati che compongono le diverse piattaforme;
  • regolamentazione dello scambio di dati al di fuori dei confini UE;
  • responsabilità per l’uso della proprietà intellettuale altrui e contenuti creati e veicolati nello stesso;
  • pratiche commerciali ingannevoli o pratiche pubblicitarie scorrette;
  • diritti degli avatar.

Il Darkverse e i potenziali pericoli

Esistono potenziali pericoli per il Metaverso. Potrebbero infatti rappresentare un’ottima copertura per reati finanziari, sabotaggi o estorsioni di sistemi industriali. Ma non solo! Potenzialmente è anche possibile pianificare e testare crimini per poi replicarli nel mondo reale. Il rischio di phishing e ransomware, che vedremo meglio in seguito, possono coinvolgere in particolare gli NFT. Sono infatti questi gli unici strumenti utilizzati per definire la proprietà all’interno del Metaverso.

Molti altri sono i rischi connessi al Darkverse, tra cui non dobbiamo dimenticare di citare la falsificazione di opere d’arte. Ulteriori sono quelli connessi alla tutela della privacy. Il furto di dati e l’esposizione online rappresentano una grande minaccia se in mondi nuovi che conosciamo poco.

Difendersi dai potenziali pericoli è comunque possibile. Si sta infatti puntando soprattutto su tre strumenti:

  • intelligenza artificiale: potrebbe riconoscere comportamenti sospetti (ad esempio l’avatar di un uomo che approccia donne continuamente);
  • registrazione di tutto ciò che ci avviene. Pur rimanendo salvato solo sul nostro dispositivo personale può permettere di inviare ai moderatori testimonianze diretti di esperienze negative;
  • zona di sicurezza personale: in ogni momento è possibile rifugiarsi istantaneamente isolandosi da tutti gli altri utenti.
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