Markup Schema: il codice di Google per classificare i contenuti
Spesso, quando si tratta di web e risultati di ricerca, un piccolo frammento di codice può fare la differenza, e questo è quel che accade con il markup schema.
Si tratta di un codice, utilizzato da Google e dagli altri motori di ricerca per identificare (e classificare) i contenuti. In questo modo, i vari contenuti vengono mostrati agli utenti tra i risultati di ricerca in maniera adeguata. Chi ha a che fare con la SEO e con l’ottimizzazione sente spesso parlare markup schema. Questo frammento di codice può infatti essere di grande aiuto quando si tratta di posizionamento, con conseguenze positive quando si tratta di traffico organico.
Data la sua importanza, ne approfondiremo tutti gli aspetti in questa guida.
Markup schema, cos’è
Chi si occupa di ottimizzazione, ha sicuramente sentito parlare dei rich snippet e della loro importanza per aumentare traffico e connessioni. Ebbene, dietro ai rich snippet c’è proprio il markup schema.
Come anticipato, si tratta di un codice, che serve ai motori di ricerca indicazioni utili per comprendere e classificare un contenuto.
Il codice viene aggiunto al sito web, in modo da rendere il compito di classificazione dei motori di ricerca non solo più semplice, ma anche più accurato.
Pensiamo, ad esempio, ad un utente che ha intenzione di acquistare uno smartphone nuovo. Nel momento in cui consulterà un motore di ricerca, questo gli potrà restituire non solo URL pertinenti, ma anche informazioni su prezzo, rimanenze in stock e altri dati forniti dai rivenditori.
Verrà mostrato, cioè, un rich snippet, con tutta una serie di informazioni aggiuntive ma utili per l’utente. E tutte queste informazioni provengono per l’appunto dal markup schema implementato all’interno dei siti pertinenti con la ricerca dell’utente.
Diversi anni fa, i più grandi motori di ricerca tra cui Google, Bing, Yahoo e Yandex decisero di individuare una serie di standard comuni. Da questi standard, che prevedono un linguaggio unico, nacquero i dati strutturati e Schema.org.
Markup schema e importanza dei dati strutturati
I motivi per cui è necessario non sottovalutare il markup schema e i dati strutturati sono molteplici.
Innanzitutto, i motori di ricerca tendono a valutare come migliori quei siti web che vantano l’aggiunta di dati strutturati. I contenuti di questi siti, di conseguenze, avranno un posizionamento migliore grazie a markup schema e dati strutturati.
Inoltre, c’è anche un vantaggio strettamente legato all’utente e alle possibilità di conversioni. Acquisire informazioni aggiuntive nel momento in cui si effettua una ricerca potrebbe essere decisivo.
Potrebbe, cioè, orientare la decisione di acquisto dell’utente, convincendolo a entrare sul contenuto o addirittura a concludere la transazione.
I dati strutturati, infatti, oltre a migliorare le conversioni diminuiscono la tanto odiata frequenza di rimbalzo. Con questo termine indichiamo quella percentuale di utenti che visualizza una sola pagina del sito e poi lo abbandona.
Ovviamente, quanto detto fino ad ora non significa che l’aggiunta di markup schema e dati strutturati permetta, in maniera infallibile, di ottenere il promo posto in SERP.
Tuttavia, aggiungere ai contenuti di un sito web questo prezioso codice significa garantirsi una migliore indicizzazione.
Tipi di markup schema
Ovviamente, dei risultati migliori in termini di posizionamento si potranno ottenere solo ed esclusivamente utilizzando i dati strutturati giusti. In effetti, non esiste un solo tipo di markup schema, ma tutta una serie di dati diversi, da scegliere sulla base della tipologia di contenuti forniti agli utenti.
Purtroppo, in questa sede non possiamo fornire un elenco esaustivo: sono infatti previste, attualmente, 792 tipologie differenti tra le quali scegliere.
I tipi più comuni di markup schema sono i seguenti:
- Libro
- Film
- Registrazione musicale
- Ricetta
- Serie TV
- Oggetti non testuali (suddivisi a loro volta in AudioObject, ImageObject, VideoObject)
- Evento
- Organizzazione
- Persona
- Luogo
- Attività commerciale locale
- Ristorante
- Prodotto
- Offerta
- Recensioni
- FAQ
Segnaliamo che non è necessario scegliere solamente uno schema di markup. Infatti, per ciascun contenuto è possibile utilizzare più schemi differenti, a patto che siano pertinenti.
Come si implementano in un sito web
Soprattutto per i non addetti ai lavori, l’implementazione di uno o più markup schema potrebbe sembrare difficoltosa. Eppure, basta seguire alcuni step per implementare con successo i dati strutturati.
Il primo passo è semplice: bisogna innanzitutto scegliere i markup schema giusti. Per selezionarli tra i quasi 800 disponibili, esiste uno strumento, la Google Search Gallery.
Lo strumento, in sostanza, seleziona i markup schema più utilizzati da Google e li rende disponibili. Da questo elenco si potrà scegliere quelli che fanno al caso proprio.
Una volta selezionati i markup schema adatti, sarà necessario procedere con l’implementazione vera e propria. Bisognerà , cioè, generare un vero e proprio codice da inserire all’interno di un sito web.
Per chi utilizza WordPress, è possibile generare il codice in maniera del tutto automatica, utilizzando plugin SEO come Yoast e Rank Math.
Nel caso di siti web gestiti su Wix, la piattaforma possiede un suo generatore interno. Questa soluzione è ottimale soprattutto per chi non possiede competenze di programmazione, perché permette la generazione del tutto automatica. Inoltre, l’implementazione è automatica.
L’implementazione su altre piattaforme
Le cose si complicano quanto si ha la necessità di implementare i markup schema su altre piattaforme, come Webflow, Squarespace, o altre.
In questo caso, non ci sono strumenti di generazione automatica, ma i markup schema andranno generati tramite apposito tool. Possono inoltre essere creati di sana pianta scrivendo il codice.
Successivamente, il codice generato o creato andrà inserito su ciascuna pagina del sito web.
Per la generazione si possono utilizzare tool come quelli di Rank Ranger e JSON-LD di Merkle.
Quando il codice da implementare sarà pronto, dovrà essere aggiunto al codice HTML di ciascuna pagina web, nelle sezioni <head> o <body>.
L’ultima fase dell’implementazione dei markup schema è quella di verifica. Perché i dati strutturati siano realmente in grado di aumentare il traffico organico ad un sito web, infatti, il codice deve essere adeguatamente funzionante.
Anche in questo caso, esistono tool appositi per la verifica. Uno di questi è Structured Data Testing Tool di Google. Inserendo il link ad una pagina web, il tool è in grado di verificare la presenza di eventuali errori.