Dal subconscio all’azione: il potere segreto del marketing subliminale
Il marketing subliminale rappresenta un tema affascinante e al tempo stesso controverso, che continua a suscitare dibattiti tra esperti di comunicazione, psicologi e consumatori. Nonostante spesso venga percepito come un concetto quasi “misterioso” o addirittura manipolativo, è innegabile che molte aziende e pubblicitari abbiano cercato – e talvolta riescano ancora oggi – a sfruttare determinati meccanismi psicologici per influenzare inconsciamente le decisioni d’acquisto.
Nell’era digitale, dove siamo costantemente esposti a una mole enorme di stimoli visivi e sonori, il marketing subliminale trova nuove forme di espressione, più sofisticate e meno evidenti rispetto al passato. Questo tipo di comunicazione lavora sotto la soglia della percezione cosciente, insinuandosi tra le pieghe dell’attenzione per orientare pensieri, emozioni e comportamenti senza che ce ne rendiamo conto.
Ma che cos’è davvero il marketing subliminale? Come funziona? E soprattutto: è davvero efficace o si tratta solo di una leggenda metropolitana del mondo pubblicitario?
In questo articolo esploreremo nel dettaglio cos’è il marketing subliminale, quali sono le sue tecniche più comuni e i casi storici più noti, analizzando anche i limiti etici e le regolamentazioni che ne definiscono l’utilizzo. Preparati a scoprire un lato nascosto della comunicazione persuasiva!
Che cos’è il marketing subliminale
Il concetto di marketing subliminale nasce tra gli anni ’50 e ’60 ed indica una tecnica di comunicazione che mira a influenzare le persone senza che ne siano consapevoli. Per farlo, nello specifico, utilizza stimoli visivi e sonori (suoni, immagini, parole o simboli) che sono al di sotto della soglia di percezione cosciente di una persona ma sono in grado di orientarne comportamento e decisioni.
Essi vengono presentati in modo estremamente rapido e sottile cosicché il cervello non riesca a percepirli consapevolmente perché al di sotto della soglia sensoriale.
A livello pratico, infatti, le immagini inframezzate ad altri fotogrammi con un tempo di esposizione molto veloce non sono identificabili dall’occhio umano. Allo stesso modo, gli audio costituiti da suoni, parole o frasi che vengono inserite in sottofondo ad altri suoni e trasmessi ad una determinata frequenza, sono percepiti inconsciamente dal cervello ma non udibili dall’orecchio.
Il marketing subliminale è da sempre al centro di discussioni in quanto spesso considerato non etico ed accusato di manipolare ed ingannare le persone influenzandole senza il loro consenso o la loro conoscenza. Altre scuole di pensiero, al contrario, ritengono che gli effetti reali siano deboli o inesistenti.
Ambiti d’utilizzo
- digital marketing: utilizzando determinate parole per creare brand awareness e suggerire un’idea che potrebbe poi scaturire in un’azione da parte dell’utente, ad esempio un acquisto o un altro tipo di conversione.
- e-commerce: utile a costruire un linguaggio persuasivo in grado di attirare il potenziale consumatore e guidarlo lungo il percorso per trasformarlo da visitatore a compratore. In quest’ottica, è necessario utilizzare parole giuste che rispondano al bisogno dell’utente e trasmettano un senso di necessità. Ad esempio, enfatizzare offerte e scontistica, ponendo l’accento sulla loro irripetibilità;
- social media: attraverso l’inserimento di prodotti nelle inquadrature per stimolare la brand awareness. Ad oggi, l’attività degli influencer è regolamentata e resa esplicita attraverso l’hashtag #adv in caso di sponsorizzazioni con brand.
Come vengono veicolati i messaggi nel Marketing subliminale
- immagini o video lampeggianti a frequenze molto elevate, in modo che il cervello possa percepirli solo a livello subliminale. Occorre precisare che si tratta di tattiche rischiose che possono causare disturbi epilettici;
- suoni, audio o messaggi vocali presentati a un volume così basso da non essere uditi consapevolmente ma in grado di influenzare emozioni e reazioni di che le ascolta;
- micro-testi e micro-immagini: siti web e annunci online posizionano questi elementi in modo tale da non renderle facilmente visibili a meno che non si presti particolare attenzione;
- colori e schemi visivi: la scelta in siti web e annunci possono influenzare in modo sottile i comportamenti. Ad esempio, l’uso di colori associati a emozioni specifiche ne influenzare percezione del marchio e del prodotto/servizio.
Situazione attuale
- lo stato motivazionale;
- il comportamento di consumo;
- la scelta del marchio o del prodotto.