La metrica INP, il nuovo Core Web Vitals di Google
Una nuova metrica è stata introdotta ai cosiddetti Core Web Vitals di Google: si tratta della metrica INP. Acronimo di Interaction to Next Paint (INP), servirà a web master e gestori di siti web per ottenere informazioni importanti in merito alla reale esperienza dell’utente.
Infatti, la metrica andrà a misurare nel dettaglio la reattività dei siti. In questo modo, otterremo preziose informazioni in merito all’esperienza che gli utenti hanno nei confronti di un sito web.
Trattandosi di una novità in casa Google, oggi ci dedicheremo all’analisi di ogni dettaglio della metrica INP. Scopriremo insieme cos’è, cosa misura, come interpretarla.
Cos’è la metrica INP e quali parametri misura
Com’è noto, nell’ormai lontano 2020 sono stati introdotti i cosiddetti Core Web Vitals, ossia delle metriche fondamentali per i siti web.
In sostanza, si tratta di metriche che danno indicazioni circa l’effettiva qualità delle pagine di un sito web. Con un nuovo aggiornamento, Google ha modificato tali metriche, aggiungendo la metrica INP.
Come vedremo a breve, questo nuovo parametro andrà a sostituire la metrica FID, già inserita tra i Core Web Vitals.
Grazie a questo nuovo parametro, sarà più semplice misurare la reattività di un sito web in maniera corretta. In tal senso, l’esperienza reale dell’utente sul sito web e sulle sue pagine diventerà trasparente è facilmente comprensibile.
In generale, la metrica INP misura la reattività del sito. E si tratta di una metrica fondamentale, perché sappiamo bene che un sito web poco reattivo peggiora l’esperienza complessiva dell’utente.
Interaction to Next Paint (INP) modifica First Input Delay (FID)
Abbiamo già accennato che la metrica INP andrà a sostituire uno dei già noti Core Web Vitals. Parliamo del First Input Delay (FID).
Questa vecchia metrica misurava l’adattabilità, ma i suoi limiti hanno condotto i team di Google a ripensare ad una metrica tuta nuova. Per tale ragione, già nel 2022, il team ha iniziato a lavorare alla Interaction to Next Paint (INP).
Dopo una prima fase di test e dopo aver raccolto diversi feedback dagli utenti, la metrica INP ha sostituito la FID nella Google Search Console già da marzo 2024.
Tale modifica si è resa necessaria in quanto il semplice First Input Delay non rappresentava una metrica completa. La metrica INP, al contrario, fornisce informazioni più dettagliate e utili.
Perché il First Input Delay (FID) è meno affidabile?
Secondo quanto detto fino ad ora, l’Interaction to Next Paint (INP) è più dettagliata del First Input Delay (FID). Interessante approfondire questo aspetto e chiarire per quale motivo il FID è stato rimpiazzato dalla metrica INP.
Il FID, come il suo stesso nome ci svela, misura solamente la prima interazione, quella in ingresso. In dettaglio, serve per misurare il tempo trascorso tra il primo input generato dall’utente e l’esecuzione corrispondente. Questo significa che, se il ritardo avviene nella fase iniziale del caricamento, verrà valutato dal First Input Delay.
Al contrario, eventuali ritardi successivi alla fase iniziale di caricamento non vengono considerati dalla metrica FID.
La metrica INP, invece, non misura solamente la prima interazione. Analizza e misura anche tutte le altre interazioni su una pagina di un sito web.
Come verificare il punteggio INP del sito web?
Ma come si controlla il punteggio INP e, soprattutto, come si interpreta per comprendere se l’esperienza dell’utente sul sito web è buona?
Esistono diversi metodi per la verifica della metrica INP. Il più rapido prevede l’utilizzo della Google Search Console. Basta posizionarsi sulla scheda appositamente dedicata ai Core Web Vitals: l’Interaction to Next Paint (INP) trova posto tra le varie metriche.
Puoi anche ottenere informazioni sulla metrica INP grazie a PageSpeed Insights. Dopo aver effettuato l’analisi del sito con questo tool, ti verranno fornite informazioni in merito alla reattività.
Per quanto concerne l’interpretazione del punteggio INP, invece, sappi che indipendentemente dal metodo utilizzato, otterrai un punteggio numerico.
In generale, una metrica INP superiore a 200 ms è giudicata come ottimale. Se il punteggio INP va da 200 ms a 500 ms, il sito necessità dei miglioramenti. Risultati superiori a 500 ms sono invece pessimi.
In sostanza, un valore basso è indice di una buona reattività del sito web.
Ricorda poi che se utilizzi PageSpeed Insight, il tool ti fornirà degli spunti di miglioramento per la metrica INPS dopo aver effettuato l’analisi.
Metrica INP: problemi frequenti che alzano il punteggio
Se il punteggio INP ottenuto non è soddisfacente, il primo passo per un miglioramento è quello dell’individuazione delle problematiche alla base.
Innanzitutto, puoi verificare l’effettiva presenza di problemi che riguardano JavaScript. Ad esempio, i tempi di caricamento dei file interattivi potrebbero essere eccessivi: in questo caso, occorre lavorare per ridurli. A volte, per velocizzare i tempi, basta semplicemente minimizzare i file JavaScript.
Ricorda poi che se JavaScript non è ottimizzato, ma anche in caso di ripetizioni a livello di codice, il punteggio INP potrebbe subire peggioramenti.
Attenzione anche agli script di terze parti, come quelli pubblicitari, che possono causare interruzioni e rallentamenti.
Di solito, le interazioni lente dipendono da JavaScript, ma non necessariamente. L’ottimizzazione passa proprio per l’individuazione di tutte quelle interazioni lente, che rendono difficoltosa la navigazione.
L’ottimizzazione della metrica INP non deve avvenire seguendo un elenco in ordine rigido. È molto più importante dare priorità a tutti quei problemi e a quegli aspetti che stanno attualmente influenzando l’esperienza utente in modo negativo.
La precedenza la avranno quindi le problematiche più fastidiose per gli utenti, che andranno risolte per prime.
Guida all’ottimizzazione delle prestazioni
Se il punteggio INP ottenuto non è soddisfacente, puoi effettuare l’ottimizzazione delle prestazioni e il miglioramento della metrica INP. Il punteggio migliorerà se agirai su diversi problemi che hanno generato un risultato insufficiente.
Per ottimizzare le prestazioni e migliorare la metrica INP, dovrai effettuare diversi passaggi:
- dai precedenza ai dispositivi mobili;
- riduci l’input call back;
- ottimizza gli event callback;
- limita il numero di font;
- utilizza solo tag di heading necessari e tag DIV;
- sfrutta immagini leggere, come quelle in formato webp;
- semplifica il codice HTML al massimo per evitare rallentamenti.
Dopo aver effettuato l’ottimizzazione, il lavoro sulla metrica INP non è finito. Ricorda sempre di monitorare il punteggio per migliorare costantemente le prestazioni delle tue pagine web.