Sfida internet da satellite: Oneweb contro Musk e i nuovi competitor
La sfida dell’ internet da satellite è ormai partita. Oneweb, società di comunicazioni e costruzioni di servizi Internet via satellite a banda larga, ha individuato i suoi nemici. Principalmente il magnate Elon Musk e la Cina.
Scopriamo insieme perché e che cosa è successo.
Il nuovo business della distribuzione di internet da satellite
Il primo a ideare una forma di distribuzione di internet da satellite è stato Elon Musk tramite Starlink, come vedremo meglio in seguito.
Grazie alla buona riuscita della costellazione Starlink, anche geopolitica e militare, molti altri operatori hanno deciso di seguirne la scia.
Starlink opera con satelliti relativamente piccoli ed economici, lanciati decine alla volta dal vettore Falcon 9 di SpaceX, sempre di proprietà di Musk. Questi consentono di avere accesso rapido a internet in ogni punto del globo. Ad oggi sono presenti più di 4mila satelliti in orbita a livello mondiale.
Mantenendo un orbita bassa, sui 400 chilometri, il tempo di latenza terra-satellite e viceversa è molto basso. Questo risulta essere un enorme vantaggio rispetto ad altri grandi satelliti per telecomunicazioni utilizzati.
L’utilità dimostrata, anche nell’ambito della guerra in Ucraina, ha infatti illuminato molti imprenditori. Nuovi attori, commerciali e governativi, hanno compreso che il possesso di una costellazione è un vantaggio molto grande.
Oneweb attualmente ne ha il dominio. Ad oggi possiede infatti 580 satelliti, molto vicino al valore finale previsto per la costellazione completa. A fine maggio i satelliti copriranno dal Mediterraneo centrale al Polo. Per la fine del 2023 verranno coperte anche fascia equatoriale emisfero Sud.
Internet da satellite: Oneweb e suoi rivali
Oneweb è una società di comunicazioni e costruzioni di servizi Internet via satellite a banda larga. Tre anni fa era arrivata a un passo dal fallimento. Ma grazie al supporto dell’Inghilterra e del gruppo indiano Bharti, è tornata più forte di prima. A tal punto che in questi giorni si sta discutendo la probabile fusione con lo storico operatore Eutelsat.
Il modello di business è però completamente diverso da Starlink. Le intenzioni di Oneweb non sono infatti quelle di vendere connessioni ai privati ma solo alle organizzazioni.
Al momento i rivali principali sono:
Amazon, con il progetto Kuiper da 100 miliardi di dollari e 3200 satelliti complessivamente. All’inizio del 2024 partirà per la sperimentazione.
I piani di produzione prevedono tra i 3 e i 5 satelliti al giorno e 93 lanci già schedulati con 3 diverse compagnie;
- Cina: prevede di lanciare ben 13mila satelliti per una sua analoga costellazione. Il nome è GuoWang e fornirà il 5G tecnologia su cui Pechino è certamente avanti;
- Canada e Germania con progetti minori, in termini di numero di satelliti ma non di performance;
- UE, con il progetto Iris da 170 satelliti, appena finanziato.
La preoccupazione principale è la mancata regolamentazione sovranazionale delle nuove costellazioni. Ciò potrebbe intasare e rendere pericolosa la fascia di orbita in cui abbondano centinaia di migliaia di detriti spaziali
Cos’ è Starlink
Starlink è un sistema di connessione satellitare inventato da Elon Musk. Fondamentale per la gestione della guerra in Ucraina sia per militari che per civili.
Il progetto Internet da satellite è estremamente avanzato che offre una nuova generazione di servizi Internet. La velocità che consente è alta a livelli massimi. Per farlo utilizza sciami di satelliti di piccole dimensioni nell’orbita terrestre più bassa.
Quando il 29 marzo i militari ucraini sono entrati a Irpin hanno trovato strade distrutte. Ma non solo! Anche i ripetitori erano fuori uso e le stazioni radio distrutte. Nessuno poteva dunque contattare l’esterno.
Elon Musk, grazie al servizio Starlink, ha in due giorni risolto il problema. Il 31 marzo infatti, gli ingegneri di Vodafone Ukraine, hanno installato il terminale Starlink per il servizio Internet. Tale antenna satellitare è stata realizzata da Space X, società aereospaziale di Musk.
Ricevitore e base motorizzata sono stati sistemate nella periferia di Irpin. Starlink, collegata ad un generatore, ha risolto il problema di interruzione di connessione ed elettricità.
La rapidità con cui è stato risolto il problema e la prontezza del governo sono di certo degne di nota. C’è da sottolineare che sono ad oggi più di 10.000 i dispositivi ricevuti dall’inizio della guerra. Questi terminali sono indispensabili per gestire al meglio l’invasione della Russia. Le applicazioni conseguenti sono sia in ambito civile che militare.
Il prequel di cui tenere conto
Per quanto riguarda l’arrivo di Starlink in Ucraina c’è un prequel non da poco di cui tenere conto.
A partire dal 2019 Space X ha lanciato all’incirca 20.000 satelliti nel mondo. Ciò significa che tale servizio non è nato nello specifico per l’Ucraina ma esisteva già. I servizi erano stati messi a disposizione per:
- Europa;
- America Centrale e Meridionale;
- Australia meridionale;
- Nuova Zelanda.
Ma attenzione. In Ucraina Starlink non è arrivato appositamente per la guerra. Il ministro interno per la Trasformazione Digitale aveva preso contatti mesi prima con la società di Musk. Il servizio era stato attivato casualmente poco prima dell’inizio della guerra. Con lo scopo di migliorare la connettività in un paese ad alto tasso rurale. A ridosso dell’attivazione la Russia ha invaso l’Ucraina. Un caso tanto fortuito quanto utile.
È stato ad esempio utilizzato per:
- droni da ricognizione collegati per inviare info all’artiglieria;
- salvare persone intrappolate sotto l’acciaieria di Mariupol a causa dell’assedio;
- scopi militari.