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IA e marketing: il potere dell’audacia, creatività e curiosità

IA e marketing

IA e marketing: il potere dell'audacia, creatività e curiosità

Il rapporto tra IA e marketing sta, al giorno d’oggi, diventando sempre più importante. L’affermazione e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale rappresenta infatti un upgrade essenziale per le aziende. 

Scopriamo insieme come deve comportarsi un professionista del marketing nei confronti dell’IA!

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IA e marketing tra audacia, creatività e curiosità 

Ad oggi la società sta attraversando il suo terzo cambiamento di paradigma. Quali i precedenti? Di certo l’avvento di internet con la conseguente rivoluzione di informazioni e servizi e in seguito la diffusione degli smartphone. 

Nel 2023 gli enormi progressi in campo intelligenza artificiale consentono trasformazioni ancora più profonde, sia per i consumatori sia per le aziende.  Trovare una strategia ottimale nel rapporto tra IA e marketing diventa quindi fondamentale per qualsiasi professionista nell’ambito della comunicazione.

È dunque necessario:

  • agire con calma di fronte all’incertezza, in modo da mitigare i potenziali rischi. Come qualsiasi nuova tecnologia, è necessario comprendere a pieno IA e le sue implicazioni per le attività di marketing;
  • non mettersi in competizione con l’IA, ma con le aziende che la utilizzano;
  • guardare i lati positivi: servizi/prodotti sono in costante miglioramento grazie a questa tecnologia.

Ad oggi ben l’80% dei marketers adotta almeno un prodotto/servizio basato sull’IA soprattutto per:

  • annunci associati ai risultati di ricerca;
  • moltiplicatore di business;
  • conversioni;
  • obiettivi di business;
  • asset creativi.

L’intelligenza artificiale ottimizza inoltre le campagne di marketing in quanto può raggiungere i clienti ovunque si trovino. Gli inserzionisti hanno visto un incremento del 18% nelle conversioni che dimostra la capacità di progresso dell’IA.

 

IA e marketing: semplificazione dei processi

L’IA generativa permette di semplificare la creazione di asset personalizzati e in scala in pochi clic.

In questo modo è sufficiente fornire il proprio sito web e l’IA:

  • impara informazioni sul brand, completando la campagna con testo e altri asset pertinenti;
  • suggerisce nuove immagini generate ad hoc;
  • aiuta i marketers a distinguersi in una vasta gamma di formati e inventari;
  • revisiona il flusso di lavoro creativo permettendo di cimentarsi in sfide strategiche e creative nuove.

Il rapporto tra IA e marketing è quindi sempre più importante al successo di un brand. Attraverso sperimentazione e collaborazione diretta si possono scoprire infinite opportunità per la creatività.

L’IA generativa sta aprendo la strada a molte opportunità. Ci stiamo spostando verso un mondo in cui l’unico limite alla creazione negli spazi digitali è determinata dall’ immaginazione. Inoltre l’intervallo tra la nascita di una nuova idea e lo sviluppo continuerà a ridursi sempre di più. 

Mentre ci muoviamo questo futuro di opportunità creative, è necessario sempre mantenere un approccio responsabile. Di certo non è possibile prevedere tutti i rischi. Proprio per questo è necessario rispondere alle sfide collaborando con ricercatori ed istituzioni per assicurarci di agire nel modo giusto.  

Equilibrio tra fattore umano e intelligenza artificiale.
 
L’intelligenza artificiale rappresenta ad oggi un processo di trasformazione tecnologica notevole. Ma lo scopo non è, i non dovrebbe essere, sostituire l’elemento umano ma integrarlo.

Per affrontare le sfide contemporanee è necessario trovare un equilibrio tra il fattore umano e AI. Tramite la collaborazione IA e marketing si possono anche migliorare efficienza e produttività.
 
Le aziende devono essere in grado di formare i collaboratori per gestire al meglio le potenzialità dell’AI. I singoli devono rafforzare alcune skills che permettono di allinearsi alle innovazioni aziendali e alle richieste del mercato. E per farlo sviluppare senso di responsabilità, abitudine e attitudine al self-learning. 
 
Anche la formazione svolge una funzione essenziale per l’impiegabilità delle persone e la competitività generale delle imprese. Ed è necessario puntare sia su competenze tecniche che soft skill. Ad oggi le competenze trasversali sono fondamentali quanto quelle tecniche. Infatti se l’intelligenza è artificiale, le skills per farla funzionare al meglio sono umane. Inoltre, il pensiero critico è fondamentale per comprendere le limitazioni dell’AI e saper identificare implicazioni etiche e sociali.
 
Pensiero critico, adattabilità e creatività si costruiscono quindi attraverso l’apprendimento continuo e diversificato. Il segreto è essere open-minded, curiosi e desiderosi di imparare.
 
 
Problematiche e dubbi etici
 
Come abbiamo visto insieme finora utilizzo di intelligenza artificiale si è implementata negli ultimi anni, grazie ai progressi tecnologici. Alcune piattaforme si sono sviluppati per permettere alle macchine di comprendere e rispondere agli input del linguaggio naturale.

Con lo sviluppo dei modelli di Intelligenza Artificiale, sono sorti anche dei problemi etici. Sia gli sviluppatori che gli utenti devono esserne il più possibile consapevoli per poter adottare misure e garantirne un utilizzo responsabile.

Si dice infatti che le Intelligenze Artificiali sostituirà gli esseri umani e che molte professioni si estingueranno. Nell’effettivo le moderne AI, soprattutto conversazionali, permettono di svolgere molte attività quotidiane in tempistiche nettamente inferiori a quelle umane.

Altre problematiche sono:
  • mancato accesso globale alla tecnologia e alle risorse necessarie per utilizzare modelli. Ciò potrebbe creare disparità di opportunità e vantaggi e aumentare le disuguaglianze già esistenti.
  • rischio che le persone possano fare eccessivo affidamento sui modelli di IA. Questo causerebbe una potenziale perdita di pensiero critico e capacità decisionali;
  • utilizzo improprio da parte malintenzionati, ad esempio per diffondere disinformazione o eseguire attacchi informatici.
Occorre forse ricordare che, nonostante i molteplici utilzzi le AI non possono sostituire l’empatia o la creatività umana!
 
 
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