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Featured snippet di Google: strategie e tecniche per la tua SEO

featured snippet di Google

Featured snippet di Google o snippet in primo piano

Ai featured snippet di Google ci si riferisce anche come agli snippet in primo piano o ai risultati in posizione zero all’interno della SERP. Si tratta infatti delle poche righe che appaiono in cima ai risultati di ricerca prima dei link in blu. Si tratta di una risposta sintetica elaborata in risposta alla ricerca dell’utente, pensata in primis a chi compie ricerche con il comando vocale.

Il contenuto di questo piccolo box torna utile per pubblicare aggiornamenti se si tratta per esempio di attualità o di ricerche in corso. Aiuta gli utenti ad avere informazioni immediate senza dover cliccare su uno dei risultati ma da un po’ è oggetto di analisi anche dagli specialisti SEO. Possono infatti influire molto sulla visibilità di un sito. 

 

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I tipi di featured snippet di Google che si possono ottenere

Quando dopo aver digitat la query compare la SERP lo snippet in primo piano non si presenta sempre come testo scritto. Oltre al formato “Paragrafo” infatti ce ne sono altri cinque possibili, elencati di seguito:

  •  Sotto forma di tabella. Il box compare organizzato in righe e la tabella è estendibile, anche se vengono visualizzati solo alcuni dei risultati. In basso a sinistra compare una scritta che indica il numero di righe restanti su cui cliccare.
  • Video (di solito presi da Youtube). I featured snippet di Google si limitano però a riprodurre un breve frammento del contenuto originale, considerato più rilevante dall’algoritmo.
  • Elenco di informazioni per punti. Come per la tabella anche qui compare una lista di dati o nomi organizzati uno sotto l’altro e con la possibilità di estendere l’elenco oltre le prime posizioni. Uno snippet di questo tipo può risultare dopo una ricerca relativa ai prezzi di alcuni prodotti.
  •  Elenco organizzato per numeri. Il numero della posizione dell’informazione è stilato in base alla pertinenza che ha con la ricerca effettuata dall’utente, in un ordine ben studiato. 
  • Due per Uno (Two for One). In questo snippet particolare si uniscono un’immagine proveniente da una fonte e un breve testo che arriva da un sito diverso. All’aspetto sembra un formato paragrafo arricchito da un’immagine, ma in realtà i risultati mostrati in posizione zero sono due. 
A prescindere dalla tipologia tutti questi snippet hanno lo stesso scopo ossia mantenere più a lungo gli utenti sulla SERP.
 

I vantaggi della posizione zero 

Poiché i featured snippet di Google compaiono sopra tutti i link e sono la prima cosa che l’utente vede nella SERP posizionarsi qui per una pagina è un obiettivo a cui puntare. Anche il formato di box aiuta ad attirare l’attenzione e solo grazie allo snippet in primo piano  il traffico verso un sito può aumentare del 30%. Si ha infatti la certezza di raggiungere un pubblico ampio. 

Una pagina inoltre può apparire sia nella posizione zero che come risultato “canonico” più sotto. In questo modo ottiene una doppia visibilità rispetto a quella che avrebbe come link nella SERP. In più grazie allo snippet in primo piano si riequilibra il traffico che altrimenti sarebbe monopolio del primo risultato della lista. Anziché ottenere il 26% dei click ne riceve solo il 17,6%.

Come accennato all’inizio un sito che compare nel featured snippet di Google può essere notato anche con le ricerche vocali visto che è il risultato che legge l’Assistente Google. Arrivare in posizione zero inoltre non comporta costi ingenti per i brand, che di solito investono cifre notevoli per guadagnare posizioni all’interno della SERP.

Qualche consiglio per ottenere un featured snippet di Google

Non c’è una strategia che assicuri al 100% di arrivare nella posizione zero. Però come è chiaro l’algoritmo di Google estrae le informazioni più pertinenti alla domanda posta nella query. Quando si pubblica un contenuto quindi conviene porsi una domanda precisa e costruirlo o rielaborarlo di conseguenza in modo che risulti una risposta efficace.

Gli snippet in primo piano non appaiono per tutti i tipi di ricerche ma ci sono delle categorie di argomenti in cui sono più frequenti. Tra queste ci sono le query relative alla medicina, al fai da te, all’economia e agli investimenti finanziari. Raramente invece si presentano per ricerche relative allo shopping o all’arredamento, quindi per questi settori meglio non puntare su questo strumento.

Ad attivare i featured snippet di Google pare che siano soprattutto le long-tail keyword, o meglio frasi chiave altamente specifiche, lunghe più di tre parole. Questi elementi rispecchiano un intento di ricerca (una domanda) specializzata e quindi per puntare alla posizione zero è meglio evitare keyword singole, per quanto efficaci. 

Per aumentare le possibilità inoltre l’articolo o il post dovrebbe prefiggersi di rispondere a più domande specifiche. Deve esserci un filo conduttore ma è meglio fare un contenuto più elaborato che creare singole pagine che girano intorno a un solo quesito. 

La strategia per organizzare frasi chiave e file

Un articolo da cui si possa ricavare un featured snippet di Google prima di tutto non deve essere troppo corto, ma lungo e dettagliato. Anche se il box di solito estrapola un testo di non più di 100 parole, ma è difficile che consideri come fonte un contenuto che abbia questa lunghezza. Partendo dal titolo, l’ideale è che contenga già la domanda principale.
 
Si può iniziare fornendo già la risposta, prima in formato sintetico e poi argomentandola nei paragrafi successivi. Se si devono trattare diverse informazioni meglio organizzarle secondo un elenco numerato o una tabella, che potrebbero a loro volta finire nello snippet. Non deve trattarsi di un elenco troppo breve, meglio se supera gli otto punti in modo che incuriosisca gli utenti.
 
Nell’articolo conviene anche prevedere foto che possano finire tra le immagini di rilievo mostrate dal featured snippet di Google. Con il tempo conviene anche aggiornate i contenuti pubblicati perché le informazioni fresche sono più valorizzate dall’algoritmo di Google. 
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