Engagement social: coinvolgere con video, sondaggi e post statici
Ad oggi, una delle priorità di tutti i marketer per riuscire a differenziarsi dai competitor è riuscire a creare il giusto engagement social. E per farlo si utilizzano soprattutto video, reel, sondaggi e post statici. Obiettivo principale: rendere il proprio contenuto virale e far ottenere la maggiore visibilità possibile al proprio brand.
Analizziamo al meglio insieme cosa funziona a livello social nel 2023!
Engagement social: di cosa stiamo parlando?
Per comprendere al meglio il concetto, è necessario fare un passo indietro e concentrarsi sulla definizione di engagement. Si tratta della capacità di prodotti/servizi di instaurare relazioni longeve con i propri utenti. Di conseguenza l’engagement social punta ad instaurare un rapporto ottimale tramite tale mezzo.
Attraverso l’engagement infatti si crea un legame tra brand e consumatore. Il rapporto è più duraturo ove si hanno molte informazioni sugli utenti che permettono di mettere a punto tattiche appropriate.
Per misurare l’engagement è necessario verificare:
- visite ripetute a un sito;
- acquisto ripetuto;
- commenti lasciati su post;
- numero di pagine visualizzate per utente;
- frequenza di rimbalzo.
L’ obiettivo non è quindi la vendita conclusiva, ma il livello di attenzione che viene riservato ai consumatori. È indispensabile far sì che gli utenti siano:
- ascoltati e presi in considerazione attraverso conversazioni dedicate;
- interessati ripetere le interazioni vissute
- portati a stabilire un legame emotivo con il brand o il prodotto.
Lo scopo dell’engagement, infatti, è indurre gli utenti a rimanere fedeli a brand e servizi. Il risultato che si ottiene è un comportamento attivo da parte del cliente, che agisce tramite attività come la pubblicazione di recensioni.
Post statici e video all’epoca di TikTok
La rapida ascesa dei contenuti video di breve durata e reels di TikTok ha acceso la rivalità con i post statici dei mezzi social più tradizionali.
I post statici sono contenuti non interattivi che includono:
- foto;
- infografiche;
- meme;
- caroselli;
- screenshot.
A differenza dei contenuti dinamici, quelli statici non catturano il movimento e non consentono l’interazione diretta dell’utente.
Ad ogni le immagini statiche sono ancora oggi fondamentali per il rapporto tra brand e social media. Hanno infatti rivoluzionato il marketing grazie alle dinamiche di condivisione delle immagini online e modalità di relazione tra marchio e utenza.
Inoltre i post statici non sono necessariamente noiosi.Ad esempio il meme marketing è un’opportunità per promuovere il proprio brand sui social media in modo originale. I contenuti sono diretti, virali ed utili nella costruzione del feed di un brand. Ogni marketers può in base alle caratteristiche di prodotti/servizi, sperimentare un mix di contenuti culturali e di entartaintment.
Altri formati statici come caroselli e grafici sono adatti a sfruttare lo storytelling e educare il pubblico di un brand. Il formato carosello consente di condividere fino a 10 contenuti nello stesso post concentrati sullo stesso tema. Far scorrere un’immagine è come sfogliare un libro e permette di evolvere una storia in modo assolutamente libero, quando vuole l’utente.
- 59% si concentrerà maggiormente sulle immagini;
- 53% aumenterà la quantità di video da 5-15 secondi;
- 49%: creerà più video da 16-30 secondi.
- livello delle relazioni sociali;
- coinvolgimento del consumatore;
- conseguenti frequenze di acquisto.
- esperienze d’acquisto il più personalizzate possibile, che permettano di sentirsi parte dell’azienda;
- risposte rapide e in tempo reale, che creino una relazione stretta con il brand;
- rapporti chiari e trasparenti, per avere la dimostrazione dell’affidabilità del marchio.
- alto numero di ricerche tramite web;
- feedback positivi;
- raccomandazioni consigliate;
- paragoni di prezzo tra brand.
- piattaforma dotata di dati continuamente aggiornati degli utenti;
- interazione diretta con il consumatore;
- esperienza personalizzata;
- creazione di contenuti multi-brand.