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Cosa sono gli User Generated Content

User Generated Content - cosa sono

User Generated Content (UGC) e digital marketing

Quando un utente del web effettua un acquisto, scatta una foto e la condivide sui social media, ci troviamo davanti un User Generated Content (UGC). Anche se spesso molto sottovalutata, si tratta di una forma di pubblicità molto potente.

A differenza di un contenuto creato ad hoc da un marchio, condiviso e pubblicato nell’ottica di un piano marketing, l’UGC è genuino. Viene infatti creato, di solito in maniera del tutto spontanea, da una persona in carne ed ossa.
Una persona che ha utilizzato realmente un prodotto o un servizio, e che dunque viene percepita dagli altri potenziali clienti come una fonte attendibile di informazioni in merito a quel determinato acquisto.

In questa guida, conosceremo meglio il mondo dei contenuti generati dagli utenti o meglio User Generated Content: cosa sono, come possono apportare vantaggi, come utilizzarli.

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User Generated Content: cosa sono?

Con il termine User Generated Content, o con l’acronimo UGC, intendiamo tutti quei contenuti, generalmente condivisi sui social, ad opera dei consumatori.

Non è il brand a produrre questi contenuti originali, e questo li rende autentici.

Si possono avere diversi tipi di contenuti generati dagli utenti (questa è la traduzione di UCG nella nostra lingua). Infatti, è possibile condividere contenuti sotto forma di immagini, video, ma anche recensioni e altri formati.

Anche se, come vedremo tra poco, esistono diversi tipi di User Generated Content, nella maggior parte dei casi sono contenuti spontanei. Un utente, magari perché molto soddisfatto di un prodotto, decide cioè di sua spontanea volontà di condividere un contenuto per mostrare agli altri utenti dei social il suo ultimo e vantaggioso acquisto.

La spontaneità del contenuto potrebbe essere in grado di fugare i dubbi nutriti da coloro che erano indecisi in merito all’acquisto.
Potrebbe cioè indurre un utente alla decisione finale e all’acquisto.

Tipologie di UGC più comuni

La più comune tipologia di User Generated Content è quella organica, ossia prodotta gratuitamente e spontaneamente dall’utente.

L’acquirente decide quindi di creare e condividere un contenuto di sua volontà, senza che sia il brand a richiederglielo.

Tra i contenuti generati dagli utenti di tipo organico, uno dei più potenti è la recensione. Sappiamo infatti che una recensione positiva può indurre altri utenti all’acquisto. Al contrario, diverse recensioni negative relative al medesimo prodotto o servizio potrebbero dissuadere diversi utenti.

Anche le foto e i video, comunque, sono forme di UGC molto comuni. Spesso i clienti sfruttano questi contenuti non solo per mostrare gli acquisti e per accompagnare le recensioni, ma anche per mostrare risultati e funzionamenti dei prodotti.

Si tratta quindi di contenuti molto utili per chi deve ancora effettuare l’acquisto e vuole ottenere informazioni sulla validità di un prodotto. O ancora, può chiarire eventuali dubbi sul funzionamento del prodotto o del servizio.

I marchi più fortunati e validi possono poi ottenere contenuti in forma di blog post. In questo specifico caso, un blogger sceglie di condividere con i suoi lettori la propria esperienza. Si tratta quindi di un’ottima fonte di visibilità, se l’esperienza del blogger è positiva.

Gli User Generated Content a pagamento

Accanto agli UGC “spontanei” e organici, possiamo però trovare anche quelli a pagamento. In alcuni casi, i marchi decidono di richiedere direttamente agli utenti la creazione di un contenuto relativo ad un prodotto o servizio testato.

Tuttavia, a differenza degli UGC organici, questi User Generated Content vengono creati di solito dietro compenso. Ad oggi, per i brand, è possibile trovare creator che si occupano della creazione di UGC molto facilmente.

Non solo attraverso i social, ma anche utilizzando apposite piattaforme per freelance, come Fiverr. E non mancano i casi in cui coloro che creano contenuti dietro compenso decidono di contattare direttamente il brand.

Questa tipologia di User Generated Content non deve però essere confusa con l’influencer marketing.
Mentre gli influencer, generalmente, vengono pagati per parlar bene di un prodotto, chi crea UGC a pagamento di solito si impegna a fornire un’opinione onesta e sincera.

I vantaggi degli User Generated Content

In base a quanto abbiamo detto fino ad ora, alcuni dei vantaggi derivanti dagli User Generated Content sono abbastanza chiari. Altri meritano invece un approfondimento dedicato e una riflessione.

Iniziamo dall’autenticità: non si tratta di contenuti creati appositamente con finalità pubblicitarie.
Gli acquirenti potenziali possono quindi usarli per ottenere opinioni e esperienze reali. Se queste sono convincenti, il numero delle conversioni aumenterà.

Gli UGC permettono poi di accrescere la brand awareness e la fiducia che gli utenti nutrono in un marchio.
Grazie alla cosiddetta riprova sociale (che rientra tra le migliori tecniche di vendita) e al fatto che le persone tendono a fidarsi di altre persone e non del brand, la fiducia crescerà anche da parte di chi non conosce il marchio.

La fiducia aumenta infatti automaticamente se moltissime altre persone si dimostrano soddisfatte di un marchio o di un suo prodotto.

In merito alla brand awareness, anche i contenuti generati dagli utenti sono fonte di visibilità, e automaticamente aumenterà la consapevolezza dei consumatori. Inoltre, aumenterà il numero di coloro che sono a conoscenza dell’esistenza del marchio stesso.

Senza contare poi che il creatore del contenuto, soprattutto se spontaneo e organico, si sentirà parte attiva della community. E questo può aumentare la fidelizzazione dei clienti, soprattutto se il brand ha cura di ringraziare il cliente per il proprio contributo.

Infine, i costi degli User Generated Content sono molto vantaggiosi. Se gli UGC organici sono addirittura gratuiti, pagare un creatore di contenuti costa decisamente meno rispetto ad un influencer.

Come ottenere il massimo dagli UGC e stimolare gli utenti alla creazione

Per ottenere il massimo dagli User Generated Content e stimolare i clienti a creare contenuti, i brand dovranno però fare la loro parte.

Innanzitutto, è bene ringraziare il cliente che ha speso tempo ed energie nella realizzazione e nella condivisione del contenuto.

In caso di ri-condivisione dell’UGC sul profilo aziendale, poi, è necessario chiedere l’autorizzazione al creator. Anche fornire una menzione al creator è una buona idea: l’utente potrebbe sentirsi stimolato a creare successivamente altri UGC.

Infine, la creazione di contest e concorsi, anche privi di premi, ma semplicemente atti a motivare gli utenti a realizzare User Generated Content, è spesso molto profittevole.

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