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Come ottimizzare le pagine dei social media per la ricerca

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Social Media Optimization: ottimizzare le pagine dei social media per la ricerca

Per far ottenere visibilità alle pagine dei social media bisogna mettere a punto una strategia ben definita soprattutto attraverso i social network. Non fa differenza se il canale su cui diffonderle sia Facebook, Instagram o LinkedIn perché i punti da seguire rimangono gli stessi. Non tutti i social però sono adatti a promuovere lo stesso brand e scegliere su quali puntare dipende prima di tutto dal target.

La social media optimization come si definisce in linguaggio tecnico aiuta a rendere una campagna marketing virale grazie a tutti gli utenti che possono vedere i contenuti ogni minuto.Ciò che si pubblica però deve essere studiato per favorire le conversioni da parte dei potenziali clienti.

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Pagine dei social media e hashtag

Utilizzare ad arte questa tipologia di etichette digitali può fare la differenza perché i post di un brand compaiano nelle ricerche effettuate dagli utenti. Se gli hashtag sono scelti in modo adeguato la visibilità di una pagina sui social aumenterà in modo notevole. Bisogna optare per quelli più rilevanti e popolari del momento seguendo anche le tendenze delle diverse piattaforme. 

Questa strategia è legata al trending, che tiene conto di come gli hashtag cambino con continuazione e sia necessario tenersi al passo. Farlo aiuta ad ampliare il proprio pubblico anziché raggiungere solo i follower più fedeli al proprio brand acquisendo maggiore seguito. Anche perché il pubblico capirà che la pagina in questione si mantiene sempre aggiornata sui temi più caldi. 

L’importante è evitare l’uso di quelli generici perché sono i più diffusi e i post delle pagine dei social media possono perdersi in mezzo alle centinaia che usano gli stessi identici hashtag. Più sono specifici e focalizzati più facile sarà portarli tra i primi risultati, a patto che siano in linea con i contenuti della pagina o del profilo. In un certo senso gli hashtag sono come le keyword, a parte il simbolo del cancelletto.

Importante è essere precisi senza inserirne alcuni solo per migliorare la posizione dei post o la relazione con gli utenti partirà già compromessa. I messaggi fuorvianti vengono notati in poco tempo e quando accade si perde presto la fiducia.

Pianificare un calendario preciso e una scaletta giornaliera

Per gestire post delle pagine dei social media si deve tenere conto delle abitudini del proprio target di riferimento. Questo include gli orari in cui è più probabile che visualizzi i nuovi contenuti, ma occorre pensare anche a livello settimanale o mensile. Anche a seconda della piattaforma utilizzata però i picchi di traffico possono capitare in ore diverse.

Le festività e i fine settimana a loro volta quando si presentano comportano delle variazioni a livello di orario ottimale per pubblicare nuovi post. Secondo alcune analisi condotte dalle maggiori piattaforme di social media engagement gli orari ideali durante la settimana sono quelli mattinieri fino alla pausa pranzo (tra le nove e le dodici o l’una circa). 

A livello di giornate le pagine dei social media dovrebbero essere più attive il martedì e il mercoledì, mentre il traffico si abbassa verso il fine settimana. Potrebbe sorprendere che il giorno peggiore per pubblicare post sia la domenica, dato che è il giorno in cui si ha più tempo libero. I canali più utilizzati sono Facebook e Instagram, sui quali questa scaletta funziona molto bene.

Il target può portare alcune variazioni però dato che i giovanissimi per esempio tendono ad essere più attivi sul web e sui social al fine settimana e durante le festività. Anche il settore può portare a qualche differenza, ma questi sono aspetti da approfondire con ulteriori analisi.

Pagine dei social media e posizione sulla SERP

Salire all’interno della  Search Engine Result Page (SERP) è l’obiettivo di ogni pagina aziendale e per riuscirsi serve fare attenzioni a diversi dettagli relativi ai propri post. L’ideale è pubblicare aggiornamenti brevi di non più di 50 parole dato che contenuti più lunghi generano una percentuale di click fino a sei volte inferiore. Serve essere coincisi e diretti.

All’interno dei post devono comparire keyword selezionate con cura e inserite all’interno del testo con criterio. Lo stesso vale per i link che si intende incorporare che devono essere pochi per non sovraccaricare gli utenti di contenuti e collegamenti. Queste attenzioni possono essere determinanti per far salire nella SERP le pagine dei social media, oltre a costruire post con messaggi di interesse o di carattere pratico per quanto brevi.

Meglio evitare invece di ricorrere all’acquisto di fake followers che anziché migliorare la visibilità del canale rischiano di rovinarne la reputazione. Sono gli utenti reali a dare valore a una pagina anche perché possono condividerne i post su altri canali. Gli algoritmi di Google premiano l’autenticità e sono in grado di individuare siti e profili che cercano di barare sul following.

L’importanza del testo alternativo delle immagini dei post

Quando le pagine dei social media condividono contenuti completi di foto o video è molto importante fare attenzione all’alt text (testo alternativo). Si tratta del testo scritto che compare al posto delle immagini e questo aspetto ha più rilievo di quanto si pensi per quanto riguarda la SEO. Di solito è una riga breve che descrive il contenuto dell’immagine e il contesto in cui la si utilizza.

Stendere un buon testo alternativo per le foto aiuta ad ottimizzarle per i motori di ricerca e se l’immagine appare tra i primi risultati è facile indirizzare gli utenti verso la pagina che l’ha condivisa. Google in particolare si sta orientando sempre di più verso le ricerche visive e prevede delle linee guida per l’alt text. 

Prima di tutto questo deve contenere le keyword principali, essere sintetico e oggettivo nella descrizione che fornisce senza usare un linguaggio metaforico.

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