Checkout eCommerce senza frizioni
Ottimizzare il processo di checkout di un e-commerce è fondamentale, in quanto attimo aggiuntivo di tempo per farlo potrebbe scoraggiare l’utente e portare all’abbandono del carrello.
Analizziamo insieme le best practice da mettere in atto per avere un checkout e-commerce ottimizzato al meglio!
Che cos’è e perché è così importante
Il checkout di un e-commerce è la parte finale del processo di acquisto su un sito web che accompagna l’utente dall’inserimento del prodotto nel carrello fino al pagamento.
Questa fase comprende:
- carrello con tutti i prodotti selezionati dal cliente
- identificazione del cliente sull’account o creazione dello stesso
- selezione della modalità di consegna ed inserimento dei dati
- scelta del metodo di pagamento
- conferma dell’acquisto
Ottimizzare il checkout significa semplificare e sveltire ogni fase del processo per ridurre il tasso di abbandono del carrello.
Dati attuali riportano inoltre che, ad oggi, è possibile valutare l’efficacia del checkout in base al tasso di conversione. Nello specifico:
- basso: inferiore al 29,5%;
- medio: tra il 29,5 e il 61,6%;
- alto: più del 61,6%.
Investire anche nell’ottimizzazione di quest’ultima fase del funnel di vendita è estremamente importante in quanto comporta una serie di vantaggi che influiscono sul successo o meno di un e-commerce:
- aumento delle vendite: semplificando il checkout ed eliminare i punti di attrito aumenta il tasso di conversione;
- riduzione delle spese: diminuire i costi associati alla gestione dei carrelli abbandonati permette di risparmiare;
- miglioramento della soddisfazione dei clienti: una user experience positiva invoglia gli utenti a effettuare nuovi ordini e a consigliare il brand ad altri.
Checkout di un e-commerce: tre fasi differenti
Il checkout di un e-commerce è composto da fasi differenti:
- riepilogo del carrello: una volta aggiunti i prodotti desiderati, la pagina riepiloga tutte le informazioni di ciò che si sta per acquistare. Importante accertarsi che esse siano chiare: numero totale, box per l’inserimento del codice sconto e varianti di prodotto quali colore, taglia, etc;
- registrazione, login e scelta del metodo di spedizione: a questo punto, l’utente si deve loggare o, se non ancora registrato al sito, iscriversi inserendo i dati e indicando il metodo di spedizione. In questa fase è fondamentale non chiedere dati superflui, ad esempio età e codice fiscale. Informazioni di questo tipo richiedono un ulteriore sforzo cognitivo, che si traducono in un disincentivo all’acquisto. L’obiettivo è evitare distrazioni e frizioni che possano bloccare il completamento dell’ordine;
- scelta del metodo di pagamento: occorre utilizzare metodi di pagamento sicuri e riconosciuti come PayPal, Mastercard, Visa. Inserire i loghi come elemento di veridicità e scrivere che si utilizza “pagamenti sicuri” può fare la differenza. Infatti, spesso un utente, quando acquista per la prima volta, è diffidente e ha bisogno di sentirsi protetto. Inoltre, permettere la restituzione degli acquisti, evidenziando le modalità della politica di reso è un vantaggio che spinge i clienti a completare l’acquisto.
Come creare un’ottimizzazione efficiente
Per eliminare l’attrito in ogni fase di checkout di un e-commerce checkout e convertire i visitatori in clienti fedeli è necessario:
- ottimizzare l’esperienza su desktop e mobile: ad oggi, molti utenti effettuano i propri acquisti online esclusivamente su mobile. È quindi necessario assicurarsi che il sito e-commerce sia responsive e che l’esperienza di navigazione da mobile sia piacevole;
- offrire consigli personalizzati sui prodotti: proporre prodotti complementari a quelli presenti nel carrello o includere una confezione regalo è un modo semplice per fidelizzare il cliente;
- offrire la consegna gratuita: spese di consegna troppo elevate di certo non invogliano all’acquisto. Per migliorare il tasso di conversione e aumentare il carrello medio l’ideale è visualizzare le spese di spedizione e l’importo minimo d’ordine per beneficiare della consegna gratuita;
- proporre diverse modalità di consegna per dimostrare agli utenti di essere attenti alle esigenze del singolo. Proporre quindi la consegna a domicilio, o nel punto vendita (spesso più economica e pratica) o quella express per chi ha bisogno del prodotto in tempi brevi;
- semplificare il percorso di acquisto limitandolo a pochi step per evitare che i potenziali clienti cambino idea. Ad esempio, unire campi da compilare come l’indirizzo di spedizione e fatturazione ed evitare di chiedere dati non strettamente necessari, come sesso o età.
Consigli utili per il checkout di un e-commerce
Altri consigli utili che converrebbe prendere in considerazione per eseguire il checkout di un e-commerce ottimale sono:
- proporre il checkout ospite: questa modalità permette agli utenti di effettuare l’acquisto senza dover necessariamente creare un account. Il cliente deve semplicemente inserire il proprio indirizzo e compilare i campi indispensabili ai fini della consegna e del pagamento. In questo modo, si offre un accesso semplice che permette di risparmiare tempo;
- mettere in evidenza la politica sui resi: tutte le informazioni relative ai resi devono essere chiare ed accessibili sulle pagine prodotto, nelle FAQ o durante il checkout. Ad oggi, gli utenti consultano spesso queste politiche prima di procedere all’acquisto. Infondere fiducia permette di certo un aumento delle vendite;
- proporre diversi metodi di pagamento: i clienti spesso abbandonano il carrello se non trovano il proprio metodo di pagamento abituale. Quindi, oltre alle classiche carte di credito e di debito, è necessario inserire portafogli digitali come Apple Pay e Satispay o a rate;
- rispondere ai dubbi: prima di procedere al checkout, i clienti vorrebbero spesso delle risposte a dubbi e quesiti. Necessario prendere in considerazione soluzioni come FAQ ed assistenza diretta tramite chatbox.
Come abbiamo analizzato insieme, l’ottimizzazione del checkout è un processo fondamentale per ridurre l’abbandono del carrello e far crescere un sito e-commerce.