Bucket Brigade: la tecnica di copywriting che sfrutta le frasi ponte

Bucket Brigade - tecnica di copywriting (parole ponte)

La tecnica di copywriting Bucket Brigade

Nel mondo del copywriting, dove ogni secondo di attenzione conta, esiste una tecnica di scrittura tanto semplice quanto potente: la Bucket Brigade. Utilizzata da copywriter professionisti e marketer digitali, questa strategia consente di guidare il lettore lungo il testo, stimolando la curiosità e riducendo drasticamente il rischio che abbandoni la pagina.

Ma cosa sono esattamente le Bucket Brigade? E perché sono così efficaci per migliorare la leggibilità e mantenere alta l’attenzione, soprattutto online?

In questo articolo scopriamo insieme cosa rende le Bucket Brigade (frasi ponte) uno strumento indispensabile per chi scrive per vendere, persuadere o semplicemente coinvolgere. Vedremo esempi pratici, errori da evitare e suggerimenti per integrarle nei tuoi testi in modo naturale e performante.

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Che cosa sono le Bucket Brigade

Le Bucket Brigade sono frasi di transizione brevi create particelle testuali spesso dotate di piccoli indizi di suspense o anticipazioni che includono il lettore nel testo.
 
L’uso di parole e frasi e termini-ponte è infatti in grado di collegare paragrafi differenti è una soluzione ottimale che migliora la leggibilità di un contenuto, creando un percorso di lettura interno.
Ciascuna di esse fa da ponte tra una sezione e l’altra del testo, svolgendo il ruolo di esca: portano infatti chi legge a chiedersi cosa verrà detto subito dopo, creando una sequenza di curiosità e aspettative.
 
Il loro scopo principale è quello di:

  • creare un ritmo fluido e coinvolgente;
  • tenere alta la curiosità, l’interesse, la concentrazione e la tensione del lettore;
  • mantenerlo incollato al testo affinchè proceda verso la parte successiva;
  • portarlo a proseguire la lettura fino alla parte finale, il punto di conversione o la call to action.
In particolare, queste frasi sono utili online, dove l’attenzione del lettore è costantemente minacciata dalle distrazioni. Ad esempio, è possibile inserire:

  • Ecco cosa devi sapere”;
  • Vuoi sapere il trucco? Eccolo”;
  • Questo è ciò che nessuno ti dice”;
  • Immagina cosa potresti fare con queste informazioni”;
  • Vuoi scoprire il segreto? Continua a leggere”;
  • Ma aspetta, c’è di più”;
  • Ecco la parte sorprendente”.
 

Cosa e quali sono i termini di transizione

Come abbiamo visto finora, le Bucket Brigate sono una tecnica di comunicazione persuasiva che utilizza termini di transizione per  mantenere alta l’attenzione nella lettura, migliorare il coinvolgimento e ridurre la frequenza di abbandono.
 
A loro volta, i termini di transizione sono parole che supportano la comprensione del testo facendo da ponte tra due frasi consecutive.
Grazie ad esse, infatti, il lettore può comprendere meglio il rapporto tra i concetti in base e la necessità dell’autore. In quest’ottica, è possibile riconoscere un’influenza persuasiva di chi scrive, che cerca di modificare l’opinione di chi legge.
 
A livello generale, si tratta di quattro grandi gruppi:
 
  • additive: anche, inoltre, oltre a, allo stesso modo, non solo, in più, come pure, etc;
  • avversative: contro, più importante, nonostante, al contrario, contro, in ogni caso, tuttavia, invece, in opposizione, piuttosto, etc;
  • causali: a causa, a seguito di, in modo da, grazie a, in tal modo, a motivo di etc;
  • consequenziali: prima, infine, per concludere, successivamente, in precedenza, in seguito, a quel punto, per iniziare, etc.
Come è evidente, si tratta di frammenti di testo che non aggiungono un valore sostanziale al contenuto ma permettono al testo di presentarsi con una maggior fluidità e senza interruzioni.
 

Bucket Brigade: modalità di scrittura e vantaggi

Per usare la tecnica delle Bucket Brigade non è necessario possedere particolari abilità. È infatti sufficiente:
 
  • conoscere i termini di transizione e le diverse alternative di utilizzo;
  • utilizzarle con parsimonia, solo nei punti chiave dove si vuole che l’attenzione sia veramente alta;
  • comprendere qual è il modo migliore per rendere tutto più semplice e lineare;
  • inserire una parola in grado di traghettare l’attenzione da un punto all’altro alla fine o all’inizio dei paragrafi più significativi o da mettere in evidenza.
 
I vantaggi delle parole ponte sono numerosi:
 
  • aumentare il tempo di permanenza sulla pagina. Questo significa, automaticamente, possedere un maggior numero di utenti consapevoli, informati, convinti e persuasi;
  • diminuire la frequenza di abbandono, grazie all’interesse, il coinvolgimento e l’attenzione maggiori;
  • aiutare a sviluppare una relazione con i lettori e e creare una connessione umana non solo basata sul tentativo di convincere;
  • evitare che la distrazione prendano il sopravvento: quando le persone seguono un percorso di persuasive copywriting è possibile mantenere l’attenzione del tuo pubblico alta.
 
L’uso di questo metodo è particolarmente vantaggiosa qualora applicato a articoli di un blog, pagine web ad alto tasso di conversione, landing page, lettere di vendita inviate via email, sales page e così via.
 
 

Altre tecniche efficaci

Oltre a quella delle Bucket Brigade, altre tecniche di copywriting molto diffuse ed efficaci sono:
 
  • AIDA: spesso utilizzata per creare titoli e cartelloni pubblicitari, essa pone l’accento su attenzione, interesse, desiderio ed azione. In quest’ottica, propone di distinguersi con un aggancio che generi curiosità, per poi mantenere l’interessa con l’offerta di qualche vantaggio e fargli nascere un desiderio. Infine, invitare all’azione con un senso d’urgenza per la proposta imperdibile;
  • 4P: Picture, Promise, Proof and Push, ovvero immagine, promessa, prova ed offerta. In quest’ottica, lo scenario descrive una scena idilliaca, in cui il cliente è soddisfatto perché possiede il prodotto/servizio in questione mostrando che questa soluzione metterà fine al dolore o soddisferà un piacere. Dopodiché, attraverso testimonianze e storie di successo, prova che altre persone hanno visto la promessa realizzarsi nella loro vita. Infine, arriva al momento dell’offerta, che induce la persona a fare clic ed acquistare per ottenere lo stesso vantaggio visionato;
  • ACCA: Allerta, Comprensione, Convinzione e Azione. Tecnica che segue uno schema che parte dalla consapevolezza di un problema, passa alla spiegazione di come esso influisca sul lettore e qual è la soluzione per lui e crea, di conseguenza, il desiderio. Infine, viene presentato immancabile invito finale, per far compiere l’azione desiderata al lettore.
 
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