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Scrivere un case study: struttura ed esempi

case study - struttura ed esempi

Come scrivere un case study in modo ottimale

I case study sono un formato di contenuto molto efficace, a riguardo di una persona, un evento o un fenomeno, che trova applicazione in molti ambiti, tra cui principalmente aziendale, scientifico ed accademico.

Scrivere un case study in modo efficace può fare la differenza tra una semplice testimonianza e uno strumento di marketing o ricerca realmente persuasivo.
Che si tratti di valorizzare un progetto, raccontare il successo di un cliente o presentare i risultati di una strategia, il case study è una risorsa potente per dimostrare competenze, metodo e risultati concreti.

In questo articolo vedremo come scrivere un case study in modo ottimale, passo dopo passo, con consigli pratici e suggerimenti strategici per renderlo chiaro, coinvolgente e convincente.

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Che cos’è un case study

Un case study, termine inglese per identificare un caso di studio, è un’analisi dettagliata di un argomento specifico in un contesto reale a riguardo di una persona, evento, o fenomeno.
Si tratta di semplici articoli o brevi documenti volti a trarre informazioni utili e generalizzazioni sull’argomento.
Ad esempio, il racconto di come un’impresa è diventata protagonista di una storia di successo o di una specifica malattia in campo medico.

I dati dei case study possono essere qualitativi, quantitativi o entrambi e sono considerati “naturalistici” in quanto l’argomento in questione viene sempre esaminato nel suo contesto naturale.

A livello aziendale, la sua utilità principale è quella di, attraverso un racconto concreto:

  • promuovere le proprie attività nei confronti di potenziali clienti;
  • mostrare quanto l’attività sia infallibile e di successo;
  • fare una buona impressione e conquistare i possibili investitori.

La finalità è quindi spiccatamente promozionale e, per questo motivo, è necessario che la scrittura del documento sia dotata di un ordine preciso e chiaro tale da rendere le parole in grado di veicolare il messaggio adeguato.

A livello pratico, il caso studio può venire allegato in una presentazione, inserito in una delle pagine del sito internet o su depliant promozionali.

Come redigere un case study efficace

A livello generale, un case study dovrebbe iniziare con la descrizione dell’obiettivo del progetto, illustrare le azioni da intraprendere per raggiungerlo e mostrare dati qualitativi e quantitativi misurabili. 
 
La scaletta da rispettare consiste in:
  • titolo;
  • sottotitolo e breve descrizione;
  • cliente;
  • problema da risolvere;
  • soluzione offerta dalla azienda;
  • vantaggi;
  • sviluppi e risultati ottenuti;
  • testimonianza;
  • modulo contatti.
 
Scrivere un case study in maniera chiara e dettagliata è un compito impegnativo che richiede il rispetto di alcuni passaggi chiave:
 
  • identificare obiettivo e principali domande a cui rispondere per impostare le basi per una ricerca d’impatto;
  • far fluire le idee: concepirne alcune iniziali attraverso il brainstorming e restringerle poi a qualcosa di ben definito;
  • scegliere un caso specifico su cui concentrarsi in base agli obiettivi preposti e cercare di comprenderlo il più a fondo possibile,
  • raccogliere dati completi tramite osservazioni, interviste ed analisi di tipo qualitativo. Le informazioni devono coprire tutti gli aspetti della ricerca per rappresentare accuratamente lo scenario del mondo reale;
  • scrivere: presentare il caso seguendo una struttura specifica ed assicurandosi di fornire tutti i dettagli contestuali;
  • analizzare i risultati raccolti: descrivere strategie o metodologie applicate e mostrare i risultati misurabili come soluzione. 
 
Solo dopo aver svolto tutti questi passaggi è possibile condividere i risultati.
 
 

Tipologie differenti

I case study vengono utilizzati come metodo di ricerca in vari settori. A livello generale, si presentano sotto forma di report, video, formato cartaceo, content sul sito web o sui social media di una realtà organizzativa.

Chi effettua la ricerca può scegliere tra diverse tipologie, a seconda dell’obiettivo finale. Nello specifico:

  • esplorativo: versione condensata e implementata prima di una ricerca su larga scala con lo scopo di identificare le domande e le possibili misurazioni dei dati prima dell’indagine effettiva. In questo senso, si tratta di un caso pilota;
  • istanza critica: esplora diverse fonti per analizzare una situazione specifica senza avere uno scopo predefinito. L’utilizzo più ampio è quello in risposta a domande di causa ed effetto ed è volto a fornire prospettive uniche su verità consolidate;
  • illustrativo: è di tipo qualitativo, indaga su un fenomeno o evento specifico. Il suo scopo è quello di fornire contesto e familiarità con la situazione ed illustrarne la natura senza avere la pretesa di testare l’ipotesi a livello pratico;
  • cumulativo: raccoglie in tempi differenti dati da diverse fonti, anche da precedenti studi, per poi riassumerle ed offrire punti di confronto;
  • intrinseco: spesso utilizzato in ambito sanitario e psicologico, ha come focus è l’individuo. Il suo obiettivo principale è comprendere meglio la storia dei soggetti e come affrontano l’ambiente in cui vivono.

Esempi pratici

Tra i più celebri case study sviluppati con metodi efficaci è di certo necessario citare:

  • video per il rebranding di MTV Networks: basato sulle emozioni, il video di due minuti unisce insieme testo ed animazioni arrivando dritto al punto. È una presentazione colorata e carica di energia della nuova veste del celebre canale TV;
  • blog di Virgin Atlantic: quattro pagine semplici e persuasive che forniscono argomentazioni solide supportate con dati reali grazie a fotografie di lifestyle, utilizzo del colore primario del marchio ed infografiche facili da leggere;
  • progettazione del logo di Philly Koji Co: il designer James Viola racconta come è stato creato un logo unico per una nuova azienda. Insieme al titolare ha raccolto le idee, valutato alcune caratteristiche tipografiche e di colore e poi concordato una direzione da seguire;
  • app Grand Rapids Public Museum: si tratta di un case study sul successo di un’app che guida i visitatori in una caccia al tesoro all’interno del museo. Il motivo per cui il progetto funziona così bene è descritto da un dipendente del museo e un testimone dodicenne.

Come abbiamo visto insieme, un case study, è una risorsa potente che fornisce prospettive ed esempi del mondo reale e può aggiungere un forte valore al proprio settore.

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